Omicidio Lauro – Aschettino: “Addolorato ma sono stato provocato”

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Domenico Aschettino, l’ex guardia giurata che domenica aveva intenzione di sterminare una intera famiglia si è presentato al Gip Gianfranco Fiore di Avellino. “Volevo solo difendermi, sono addolorato da quello che ho fatto”. Sono le prime parole pronunciate da Aschettino. Al suo fianco per due ore c’era anche l’avvocato difensore Annibale Schettino. Aschettino ha ricostruito la vicenda. Tutto comincia sabato mattina, a causa di un un tamponamento con l’auto di Giampiero Siniscalchi, genero di Vincenzo Sepe, suo vicino di casa. Tra Aschettino e Siniscalchi nasce un diverbio, che prosegue nel pomeriggio nel cortile del palazzo dei Sepe: Siniscalchi prende un cric e sfonda il parabrezza dell’auto di Aschettino, il quale risponde rompendo con una pietra il lunotto posteriore dell’auto di Siniscalchi. La faccenda sembrava finita con questo “regolamento di conti” ma, il giorno successivo, Siniscalchi e Sepe bussano alla porta del padre di Aschettino, pretendendo un risarcimento per i danni subiti. Aschettino avrebbe riferito al giudice di aver ricevuto minacce di morte dai due uomini e che per questo motivo avrebbe reagito: così rientra in casa, prende la pistola e spara a Sepe, uccidendolo nel cortile di casa. Ma la mattanza non finisce qui: Aschettino ha detto al giudice di essersi sentito minacciato e per questo avrebbe sparato contro i due figli, la moglie e la suocera di Sepe. La figlia, Carolina Sepe, che è alla decima settimana di gravidanza e che il prossimo 29 agosto compirà 25 anni, è stata ricoverata al Cardarelli di Napoli, ma per i medici le condizioni della ragazza sarebbero disperate: già ieri avevano annunciato che la giovane non presentava segni di attività cerebrale. Aschettino è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio, ma per il suo legale, l’avvocato Annibale Schettino, la versione dell’uomo sarebbe compatibile con il suo carattere ansioso. L’avvocato Schettino ha presentato al gip anche un referto dell’ospedale militare di Caserta che attesta la “personalità sociopatica” di Aschettino, congedato anticipatamente dal servizio militare nel 1992. In base a questi elementi, il legale ha chiesto una perizia psichiatrica, mentre il suo assistito resta detenuto nel carcere di Avellino.

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