AVELLINO- La concessione delle attenuanti generiche prevalenti rispetto all’aggravante della premeditazione. Così nell’Appello bis per Giovanni Limata, il giovane di Cervinara autore del delitto di Aldo Gioia, difeso dal penalista Rolando Iorio, si riduce di altri due anni la condanna emessa in secondo grado. Il processo celebrato stamattina davanti ai magistrati della I Sezione della Corte di Appello di Napoli. Come e’ noto i giudici della Cassazione avevano igettato il ricorso di Elena Gioia e annullato con rinvio la condanna di Giovanni Limata solo per il profilo del trattamento sanzionatorio. La Prima Sezione della Corte di Cassazione aveva deciso così sui ricorsi presentati dai legali dei due “fidanzatini killer” che programmarono e purtroppo realizzarono il delitto di Aldo Gioia. Per Limata, difeso dall’ avvocato Rolando Iorio ci sara’ dunque un nuovo processo di Appello, che riguardera’ la determinazione della condanna nei confronti dell’autore del delitto. I giudici come e’ noto avevano riformato la sentenza di primo grado e la condanna a 24 anni di reclusione per i due autori dell’omicidio di Aldo Gioia, ovvero la figlia della stessa vittima Elena e Giovanni Limata era passata da ventiquattro anni di reclusione a diciotto anni. La decisione dei giudici della IV Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli per i due giovani noti come “fidanzatini killer”. A Giovanni Limata i magistrati avevano riconosciuto il vizio parziale di mente, per Elena era stato accolto il discorso relativo alla prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti.
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