Ogni giorno la stessa panchina in Villa e il giornale: ritorna l’antico “rito” del signor De Rogatis, il primo “avventore” post lockdown

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Alpi – Ogni giorno, ormai da tantissimi anni, sempre la stessa panchina e sempre lo stesso rito, quello del giornale, del quotidiano, da sfogliare e da leggere attentamente e con tranquillità, seduto. E tutto il mondo fuori. E’ stato il primo ad entrare di buon mattino nella riaperta villa comunale, il signor De Rogatis, un simpatico anziano di Avellino, proprio per fare ritorno su quella panchina e per leggere “Il Mattino”.

“Mi è mancato il verde, mi è mancata la tranquillità di questa zona di Avellino”, dice il signor De Rogatis. Il quale trova spazio per una  giusta riflessione: “Per il Corso ho visto troppe persone senza mascherine (lui la indossa rigorosamente, insieme ai guanti). Speriamo che si continui a rispettare le regole e che si rispettino qui nella Villa, questo posto è troppo prezioso per noi avellinesi”.

Una bella “riconquista”, dunque, quella delle villa comunale di Avellino. Per gli anziani e per i bambini, accompagnati in maniera diligente dai propri genitori. “Guardano tutto con occhi nuovi, diversi”, dice una signora, una mamma. “Ci voleva la riapertura della villa comunale, l’attendevamo con ansia”.

Un altro passo, dunque, verso la normalità ad Avellino. Un passo fatto di verde, di posti riconquistati, di luce e di colori.