Nuova gestione dell’area protetta di Conza grazie all’approvazione e alla firma di un’importante Intesa fortemente voluta dall’Assessore alle Oasi Protette della Provincia di Avellino, Antonio Petoia. Il documento programmatico rappresenta uno strumento innovativo che intende conferire una uniformità di indirizzi e di linee guida alla gestione dell’Oasi WWF Lago di Conza e per far questo unisce in un unico organismo di gestione, enti governativi quali l’Amministrazione Provinciale di Avellino (rappresentato dall’assessore Petoia), l’Agenzia del Demanio (rappresentato dall’ing. Sarchiapone e dal geom. Ciardiello), l’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia (rappresentato dall’ing. Di Trapani), la Comunità Montana Alta Irpinia (rappresentato dall’ing Piciocchi) e l’Autorità di Bacino della Puglia, associazioni quali il WWF Italia (rappresentata dal dott. Canonico), l’ACOWWF (rappresentato da Tonia Lamberti), l’AIPIN (rappresentata dal geologo Doronzo), enti privati quali l’Acquedotto Pugliese spa (rappresentato dal dott. Di Donna) ed enti Locali quali il Comune di Cairano (rappresentato da Amato Nittoli). Nei prossimi giorni è attesa anche l’adesione del Comune di Conza della Campania, del Comune di Andretta e del Comune di Morra De Sanctis.
L’intesa intende favorire lo sviluppo dell’Oasi e prospettare soluzioni operative rivolte alla tutela dei luoghi di particolare pregio naturalistico e alla promozione di forme di eco-turismo sostenibili per tutto il comprensorio territoriale in cui ricade l’Oasi, in modo da avere un ritorno in termini socio-culturali ed economici sulle comunità civiche dell’intera provincia e diffondere, soprattutto presso le nuove generazioni, una maggiore consapevolezza e sensibilità per la salvaguardia del territorio.
La speranza è che l’intesa riesca a sancire definitivamente l’importanza di conservare e proteggere l’Oasi WWF Lago di Conza, un bene comune che tutti dovrebbero contribuire a tutelare e valorizzare, uscendo dalla logica del proprio interesse ed entrando nell’ottica di gestire una delle più importanti ed estese aree umide della Campania, una strategica stazione di ristoro e riposo delle specie ornitiche lungo la rotta migratoria tra Tirreno ed Adriatico, un’area che ha un rilievo nazionale e internazionale e che è stata individuata dalla Comunità Europea, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e dalla Regione Campania, come Sito di Importanza Comunitaria e come Zona di Protezione Speciale per la presenza di habitat naturali e specie prioritarie, fra cui il Falco pescatore Pandion haliaetos, migratore regolare, la Nitticora Nycticorax nycticorax, nidificante con una delle garzaie più grandi dell’Italia Meridionale e la Lontra Lutra lutra, uno dei mammiferi a maggior rischio di estinzione in Italia.
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