Avellino – Nuovo Psi: oltre 76 mila consensi in Campania. In Irpinia la più alta percentuale, 9.8. Un risultato che fa ben sperare, quoziente permettendo. Un confronto aperto, quello di ieri al Samantha della Porta. Un dibattito al quale hanno partecipato il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture Nanni Ricevuto, il componente della segreteria nazionale Antonino Di Trapani, l’esponente irpino Rossano Festa. Stona e non poco l’assenza dell’esponente Chiara Maffei che più volte ha messo in luce la non condivisione dell’alleanza con la Casa delle Libertà. Un’assenza che fa capire come le tensioni ci siano e come, nonostante la secca smentita del componente della segreteria nazionale Antonino Di Trapani. “C’è una grande unità nella federazione irpina”.
Chiara Maffei in un’intervista rilasciata al nostro quotidiano ha detto chiaramente di non condividere la scelta fatta per Palazzo Santa Lucia, non riconoscendosi nel centrodestra.
“Abbiamo rispettato le alleanze sul territorio. Basti vedere Mercogliano”. Chi invece non ci sta alla posizione espressa dalla Maffei è proprio l’on. Ricevuto: “E’ difficile sostenere una cosa diversa rispetto al quadro nazionale. E’ un punto di vista personale. Noi non siamo del centrosinistra. Noi siamo la parte della sinistra. Ad oggi non ci riconosciamo in essa”. Digressioni a parte, gli esponenti del Nuovo Psi nella sala avellinese uniti – e non poteva essere altrimenti – “contro un agglomerato politico” – il centrosinistra si intende che sta stretto. Contro l’imbarbarimento della campagna elettorale. Contro il modo di fare politica di stampo leninista. Contro l’entrata di spalla della Magistratura (avvisi di garanzia per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, per il leader della Margherita Ciriaco De Mita…). “Ognuno di noi ritiene- dichiara il sottosegretario Ricevuto – che l’entrata della Magistratura sia strumentale. Non può essere un contro potere ma un taglio di alta funzione dello Stato”. Un’alleanza invece con la Casa delle Libertà “per crescere; per far crescere il riformismo di stampo democratico”. Per conciliare un’apparente contraddizione: “l’esplosione del sistema economico del Nord Italia e la solita vecchia storia del dualismo tra Nord e Sud. Tutto è collegato ad una visione e ad una scelta euro mediterranea: nuovi rapporti e nuove infrastrutture”. Un excursus insomma tra problemi e prospettive teso a lanciare messaggi chiari: risolleviamo le sorti dell’Irpinia e del Mezzogiorno. (Teresa Lombardo)
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