Novolegno, uno spiraglio: mercoledì convocazione in Regione

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Alpi – Stanno dormendo nell’aula consiliare del Comune di Montefredane. La protesta dei lavoratori della Novolegno va avanti, senza sosta. E, come annunciato ieri, i rappresentanti delle sigle sindacali di Cisl, Giovanni Lo Russo, Uil, Carmine Piemonte e Cgil, Toni di Capua, nel pomeriggio erano davanti la Camera di Commercio per incontrare e parlare con il presidente della Regione. Prima dell’arrivo del Governatore, però, hanno scambiato delle battute con Antonio Marchiello, assessore regionale alle Attività Produttive e Ricerca Scientifica.

All’assessore hanno spiegato, nei dettagli, tutta la situazione e l’anno di “inferno” che hanno passato le 117 maestranze dell’azienda del gruppo Fantoni. Marchiello li ha convocati per mercoledì mattina in Regione. Dunque, arriva un primo spiraglio. “Il nostro primo obiettivo – spiega Piemonte – è di ottenere un altro anno di cassa integrazione. A maggio scade e l’Irpinia non può certo permettersi che altri lavoratori finiscano in strada. La Regione deve chiedere un tavolo urgente al Governo”.

Al suo arrivo, l’incontro anche con De Luca. Anche il Governatore li ha ascoltati attentamente. Presente anche il sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano. “Mercoledì vi incontrete con l’assessore, nel frattempo ci attiveremo da subito per chiedere un incontro al ministero del Lavoro e al ministero dello Sviluppo Economico”, ha detto De Luca.

Vertenza Novolegno, De Luca a colloquio con i sindacati ed il sindaco di Montefredane

“Ottenere un altro anno di cassa integrazione – spiega Piemonte – significa avere la speranza di tenere in vita lo stabilimento di Arcella, poiché c’è un progetto che si sta valutando per farlo ripartire. C’è una seria discussione in essere e le speranze ci sono per avviare un nuovo piano di lavoro”. Il punto di ripartenza potrebbe essere la creazione di un innovativo progetto, ovvero il primo polo del riciclo del Sud.