Dopo il pari beffa di Vercelli, l’Avellino si rituffa in campionato forte dei nove risultati utili consecutivi e mette nel mirino il Perugia, compagine con velleità da playoff e avversaria da prendere con le molle per la truppa irpina.
“Intanto siamo amareggiati per il finale di Vercelli – ammette il tecnico Novellino alla vigilia della sfida – E’ positivo che la squadra non si accontenti di un pareggio, significa che la truppa dimostra carattere e voglia di fare. Il Perugia (tra l’altro ex squadra del Novellino calciatore, ndr) è una squadra che sta bene e che punta a qualcosa di importante. Siamo consapevoli della sua forza ma anche della nostra, l’affrontiamo con l’umiltà che ci ha contraddistinto finora e senza fare voli pindarici”.
L’obiettivo resta quello della salvezza per la compagine irpina, nonostante un rullino di marcia al girone di ritorno da primato in graduatoria. “Pensiamo alla salvezza, poi ci prenderemo quello che verrà – afferma il tecnico di Montemarano che non vuole sentire parlare del processo calcioscommesse che tiene banco a Roma tra le aule dei tribunali – Dobbiamo guardare al presente e il nostro presente si chiama Perugia”.
Sollecitato su un ipotetico calo atletico-fisico nel finale contro la Pro, Novellino chiosa: “Penso che abbiamo pagato più l’aspetto nervoso che quello fisico. Domani rientrerà Belloni, giocatore che conosco bene e che mi può dare tanto nelle due fasi. D’Angelo ha rimediato una contusione al costato ma sarà comunque della gara. In avanti fiducia ai soliti”.