Notte Bianca e …mezza città: le amare riflessioni di Pino Freda

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Dopo la festa…l’amarezza del consigliere comunale Pino Freda che interviene sulla (Mezza)Notte Bianca . Il rappresentante della Margherita con amarezza parla di “Mezzanotte bianca di Mezza città di Avellino per una città che si è presentata spaccata in due. Gremite di gente le strade principali, il Corso Vittorio Emanuele e il centro Storico, insegne dei negozi accese, vetrine allestite per l’occasione. In ogni angolo del centro si respirava aria di gioia, di festa, di natale. Ma se da un lato Avellino offriva un quadro di colori, luci e clima natalizio, seppur bagnato dalla pioggia, dall’altra appariva spento, taciturno e le strade semideserte. Escluse da ogni sorta di iniziativa le periferie di Valle e Bellizzi. Eppure ad ogni campagna elettorale la questione “Periferie” è sempre al centro dei programmi elettorali di tutti i candidati a Sindaco. Da via Nappi a Via Trinità, da Viale Italia a Via Mancini, da Via Perrottelli a Bellizzi, tutto faceva pensare ad una grande festa, quella della nostra città. Appunto. Dell’intera città non solo del nostro centro. Tagliate fuori dall’evento, quindi, il quartiere di Valle-Ponticelli, che è la seconda circoscrizione più vasta di Avellino, e una delle più fiorenti dal punto di vista commerciale ed anche sociale. Un commercio sempre più in espansione e la presenza di una forte coscienza cristiana che si dispiega attraverso l’impegno del parroco Don Luciano Gubitosa, da sempre punto di riferimento delle famiglie e dei giovani della comunità. Eppure Valle, prima tra le periferie di Avellino a promuovere iniziative di solidarietà e volontariato grazie appunto all’attività di pochi, resta fuori dalla grande festa e per quest’anno si è dovuta accontentare di una inutile e misera gara di scacchi relegata in uno stanzino della circoscrizione. Basti pensare che i commercianti del posto allo scoccare delle 20.30 hanno chiuso tutti le proprie attività. Come amministrazione rimane certamente la soddisfazione di aver portato a termine anche questa volta la “Mezzanotte Bianca”, ma permane l’amarezza di aver ancora una volta tenuto fuori dall’iniziativa popolosi quartieri che contribuiscono pur sempre a conferire un’identità alla nostra città”. Una riflessione amara, quella di Pino Freda, che apre un dibattito sul tipo di manifestazioni in città, dove in molti casi, le periferie non vengono prese in considerazione

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