Nomi, in Campania rivoluzione per le donne, salda tradizione uomini

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Rivoluzione in Campania tra i nomi femminili, tradizione ancora forte invece su quelli maschili. A conferma di una generale tendenza in molte regioni del Mezzogiorno. E’ questo, in sintesi, il risultato della ricerca dell’esperto di onomastica Enzo Caffarelli, che verrà pubblicata sul prossimo numero di AnciRivista. Analizzando i cambiamenti dell’onomastica in 60 capoluoghi italiani (purtroppo non è stata presa in considerazione la città di Avellino), grazie ai dati aggiornati forniti dalle anagrafi comunali, Caffarelli analizza i nomi più in voga anche a Napoli e Caserta, comparandoli con i nomi in assoluto più diffusi nelle singole città. Per quanto riguarda Napoli, Antonio resta il nome più diffuso sia tra i residenti (31471) che tra i nuovi nati nel 2012 (211). Se al secondo posto tra i residenti i 23587 Vincenzo vengono incalzati dai 22941 Giuseppe, nel 2012 Vincenzo scende al terzo posto (in 174 si sono visti assegnare questo nome), scavalcato dai 190 baby Francesco. La tradizione dei nomi maschili tiene botta anche a Caserta, pur con alcune distinzioni: in questo caso Antonio, nome in assoluto più diffuso (2100 casi), scende in seconda posizione tra i nuovi nati del 2012 (15 casi), scavalcato dai 17 Francesco. Terzo posto, sempre tra i nuovi nati, per l’outsider del podio Alessandro (9 casi), mentre a livello generale dopo Antonio la seconda posizione spetta ai 1906 Giuseppe, seguiti dai 1855 Francesco. Se però si passa a considerare i nomi femminili, i campani diventano grandi innovatori e subiscono il fascino delle mode a livello nazionale: a Napoli i nomi in assoluto più diffusi di Anna (33341), Maria (28393) e Carmela (14167), vengono spazzati via nella classifica delle nuove nate del 2012: i nomi più frequenti sono quelli di Gaia (131), Giulia (122) e Francesca (112). Quest’ultimo nome, più in generale, è l’unico che resiste tra quelli della ‘tradizione’, identificati nei 10 più diffusi tra le residenti: gli altri, come Giuseppina, Antonietta, Concetta o Assunta, scivolano nelle ultime posizioni per fare spazio a Chiara, Sofia, Martina o Aurora. Stesso discorso a Caserta, dove Anna, Maria e Rosa scendono dal podio nel 2012 per far spazio alle 12 Giulia, alle 8 Giorgia e alle 7 Chiara, Giada o Martina. Sul nome di Maria, però, è opportuna una precisazione: nella regione più ‘mariana’ d’Italia, questo nome non risulta il più diffuso tra le residenti. Potrebbe sembrare un controsenso, ma invece non lo è: statisticamente non rientrano all’interno della ricerca i nomi doppi e/o composti che hanno al loro interno quello di Maria, come Maria Annunziata, Maria Carmela, Maria Immacolata, ecc.. Svelato l’arcano.

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