No al biodigestore di Chianche, appello alla partecipazione

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Tutto pronto per il corteo di automezzi agricoli contro la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani umidi nel comune di Chianche. L’iniziativa di sabato 15 settembre è stata organizzata per tutelare l’area viticola del Greco di Tufo DOCG.

Il corteo di automezzi agricoli  muoverà dal viadotto retrostante lo stabilimento della “F.C.A.”, passando per i comuni di Pratola Serra e Tufo, e con arrivo nell’area industriale di Altavilla Irpina, in località “Ponte dei Santi”.

“In questi mesi abbiamo documentato dettagliatamente le ragioni che il Coordinamento ha sostenuto in tante sedi sottolineando, in particolare, che per queste aree rurali della regione sarebbe stato più confacente prevedere una diffusa rete di compostiere di comunità o di prossimità territoriale e che gli impianti di trattamento di questo genere, come è stato fatto in altre aree ad elevata vocazione viticola e qualificate a DOCG (ad esempio in Toscana e in Piemonte), vanno opportunamente collocati al di fuori delle aree protette  e pregiate, orientando quegli impianti in aree industriali vicine agli svincoli delle strade a scorrimento veloce, come peraltro le tante infrastrutture disponibili nel territorio provinciale consentirebbero”.

Questa battaglia culturale, dunque, va al di là dei confini dell’ambito vitivinicolo e riguarda l’intera cittadinanza e l’intera regione, poiché “da questa riflessione si può partire per formulare un piano di rifiuti su base provinciale che tenga in conto la salvaguardia delle risorse dei territori, le loro vocazioni e il diritto alla partecipazione democratica nella fase di preparazione dei bandi pubblici”.

Su queste basi il Cordinamento ha visto crescere in modo esponenziale l’adesione di istituzioni, associazioni, organizzazioni di categoria, movimenti, operatori di filiera e cittadini, fino a raggiungere  un significativo e diffuso livello di rappresentanza sociale di cui la regione non può non tener conto.

Per questi motivi il corteo non sarà una  mera  manifestazione di protesta in quanto essa “si propone quale grande iniziativa di tutela,  promozione e celebrazione delle vocazioni territoriali, per chiedere una visione strategica più rispettosa verso le aree rurali interne della Campania”.

“Le tante adesioni  spontanee di  cittadini di diverse zone della provincia e di quelle limitrofe confermano che il messaggio è stato recepito e fatto proprio ed è con questo spirito che intendiamo proseguire con maggiore vigore e passione civile questo impegno perché possa essere foriero di una svolta nelle stesse relazioni tra istituzioni regionali e comunità locali”.

“Facciamo appello, quindi, a tutti i partecipanti, organizzati e spontanei, di favorire il massimo rispetto delle prerogative della sicurezza pubblica assicurando una partecipazione viva e visibile, garante del sereno e pacifico  svolgimento dell’evento dimostrativo”.