Dopo le dimissioni di Mario Calabrese e dell’avvocato Edoardo Volino, è stato revocato dall’incarico di assessore ai Fondi Europei, alla Programmazione Strategica, alle Attività Produttive, al Commercio e allo Sport anche il prof. Leandro Vittorio Savio. “Le scelte sulla Giunta sono prerogative del sindaco”, ha chiarito, il giorno dopo la revoca, la prima cittadina Laura Nargi, intervenuta al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino per l’inaugurazione della Panchina Rossa, simbolo tangibile e permanente dell’impegno nella lotta contro la violenza sulle donne.
In quell’occasione, la fascia tricolore ha toccato anche le questioni cittadine, precisando che sulla composizione dell’esecutivo sta semplicemente rispettando il timing che aveva già annunciato da tempo. “Avevo già detto che, dopo cinque mesi, saremmo entrati nella Fase 2”, ha ricordato. “Dunque, sto solo rispettando quanto dichiarato. Ringrazio l’assessore Savio per il lavoro svolto, la sua revoca è stata un preludio alla seconda fase. Con lui il lavoro era terminato e ora sto finendo il percorso anche con gli altri assessori.”
Il rimpasto, quindi, avverrà a stretto giro, probabilmente ben prima di Natale, con l’esclusione dal nuovo esecutivo politico dei riferimenti del “Patto Civico”, ormai collocati all’opposizione consiliare. “Nargi – tuona all’uopo Rino Genovese – ha finalmente rivelato il suo grande bluff. Dall’inizio del suo incarico ben quattro tra esponenti della Giunta e della maggioranza si sono dimessi o sono stati revocati dai rispettivi incarichi, sacrificati sull’altare dell’arroganza di un uomo (Gianluca Festa, ndr) che si crede il padrone della città e al quale Nargi ha preferito inchinarsi piuttosto che rispettare il patto stretto con la nostra comunità. È una vergogna politica”, conclude il già candidato sindaco.