“Non mancherò mai di stigmatizzare il Governo regionale ogniqualvolta decide di portare i rifiuti in Irpinia, specie se questi provengono da altre regioni. Tuttavia, nel caso dei disposti conferimenti a Pianodardine, sarebbe bastato leggere la delibera 125/14 per prendere atto che la decisione della Giunta comporterà un trasferimento di rifiuti urbani indifferenziati nello Stir unicamente per il trattamento industriale degli stessi, dopodiché saranno smaltiti altrove, non in Irpinia, tantomeno in Campania, e in ogni caso tale smaltimento sarà di competenza della Calabria. Il conferimento a Pianodardine sarà pagato interamente da tale Regione, è stato voluto dalle società provinciali di rifiuti in grave crisi finanziaria – nel nostro caso Irpiniambiente -, e consentirà il mantenimento dei livelli occupazionali, scongiurando il licenziamento o il collocamento in cassa integrazione del personale operante negli Stir.” Lo afferma Sergio Nappi, consigliere regionale di Forza Italia.
“Leggendo il dispositivo della delibera – spiega Nappi – si evince che ‘la riduzione di produzione dei rifiuti ha comportato di fatto che gli impianti STIR di Pianodardine (Av), Casalduni (BN) e Battipaglia (SA), risultano sotto alimentati con riflessi sull’andamento economico-finanziario e la tenuta occupazionale. In particolare l’impianto STIR di Pianodardine (AV) in media tratta circa 180 tonnellate giornaliere di rifiuti urbani indifferenziati, con una capacità giornaliera di circa 400 ton./die.’ “
“Non a caso – si legge sempre nella delibera – ‘le Società provinciali di Avellino, Benevento e Salerno, per le vie brevi, hanno manifestato la disponibilità a trattare anche rifiuti provenienti da fuori regione, con l’implementazione dei relativi contratti per lo smaltimento definitivo delle frazioni derivanti dal suddetto trattamento.”
“Dunque – chiude Nappi – nessun trasferimento di rifiuti in Irpinia, ma un’operazione puramente industriale ben accolta da Irpiniambiente e dalle altre società provinciali di rifiuti, per evitare – come si legge – una ‘riduzione del personale, posto in cassa integrazione a causa dei notevoli costi fissi di gestione e per la riduzione dei quantitativi in ingresso con il conseguente aumento della tariffa provinciale.’”