Napoli, ripristinare il bigliettaio sui mezzi pubblici. No all’aumento del ticket

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napoli piazza plebiscito
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Malumori e mugugni tra gli utenti del trasporto pubblico a Napoli per il paventato aumento, tra il 10% e il 20%, che potrebbe essere varato, a partire dal prossimo anno, nell’ambito di un piano per il risanamento dei conti dell’azienda di trasporto pubblico cittadino. Tra le ipotesi ventilate, anticipate in questi giorni da alcuni organi d’informazione, vi sarebbe infatti anche quella di portare il costo del ticket della corsa unica da un euro attuale a un massimo di un euro e venti centesimi, nel rispetto del tetto attualmente in vigore nella regione Campania. A difendere le posizioni degli utenti scende in campo, ancora una volta, Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.

“Ritengo – esordisce Capodanno – che il risanamento dell’azienda napoletana per la mobilità passi innanzitutto da una lotta, a tutto campo, contro l’evasione del pagamento del ticket da parte di coloro che utilizzano i mezzi del trasporto pubblico a Napoli, città dove notoriamente tale evasione raggiunge purtroppo, e non da oggi, punte da primato negativo”.

“Infatti – puntualizza Capodanno – tale fenomeno, ampiamente diffuso, stando a dati recenti, pubblicati sugli organi d’informazione, per le linee su gomma, raggiungerebbe punte molto elevate, intorno al 53%, praticamente, stando a questi dati, un utente su due non pagherebbe il biglietto. Il fenomeno sarebbe meno grave per il metrò, dove l’evasione scenderebbe intorno al 7-8% e ancor meno per le funicolari, dove si attesterebbe tra il  2 e il 3%. La perdita complessiva dell’azienda per l’evasione sarebbe stata  stimata in circa otto milioni di euro all’anno, a fronte dei quali nel 2016 sarebbero stati recuperati appena 600mila euro, praticamente meno del 10%”.

“Per combattere il grave fenomeno, a mio avviso, non c’è che una strada da percorrere – rilancia Capodanno -. Occorre ripristinare la figura del bigliettaio, soppressa oltre un quarto di secolo fa, e sostituita, in base ad una direttiva europea, dalle macchinette automatiche. Come si può comprendere, si tratta di un problema grave la cui soluzione, non ulteriormente differibile, si trascina da lustri e che evidentemente incide non poco sui bilanci negativi delle aziende del pubblico trasporto, specialmente per quelle del trasporto su gomma”.

“E’ l’unico modo – prosegue Capodanno – per vincere, una volta e per sempre, la guerra contro l’evasione dal pagamento del ticket, facendo sì che a Napoli tutti i passeggeri si muniscano del biglietto opportunamente obliterato. Bisogna ripristinare, in tempi rapidi,   la figura del bigliettaio su autobus, filobus  e tram. In tal modo, con le cifre recuperate dalla lotta all’evasione, si potrebbe evitare un ulteriore aumento del ticket, che inciderebbe non poco specialmente sulle famiglie dei lavoratori che utilizzano quotidianamente i mezzi pubblici”.

“Con il ripristino della figura del bigliettaio – aggiunge Capodanno – non solo  si sconfiggerebbe un fenomeno che raggiunge punte record nel capoluogo partenopeo, ma si raggiungerebbe anche un altro obiettivo, molto avvertito dagli utenti del trasporto pubblico, specialmente negli ultimi tempi, alla luce anche di recenti fatti di cronaca nera, vale a dire una maggiore sicurezza dei passeggeri rispetto a episodi delinquenziali, quali borseggi, aggressioni e vandalismi”.

“Inoltre – conclude Capodanno – la presenza del bigliettaio risulterebbe utile anche per disciplinare l’accesso al mezzo pubblico, per dare informazioni agli utenti, senza che venga distratto l’autista, e per coadiuvare quest’ultimo nel corso di manovre difficili tra le strade cittadine. Senza dimenticare l’aspetto, certamente non trascurabile, che, in questo modo, si creerebbero nuovi posti di lavoro, il cui costo comunque sarebbe ampiamente compensato dai maggiori introiti derivati dalla lotta all’evasione”.