Napoli – Operazione rompiballe: 25 ordinanze di custodia cautelare

0
295

I Carabinieri del Nucleo tutela ambiente hanno eseguito questa mattina a Napoli 25 ordinanze di custodia cautelare per presunte irregolarità nella gestione del commissariato rifiuti. Secondo quanto si apprende dalle maggiori agenzie e quotidiani nazionali, le misure coinvolgono dipendenti e funzionari del Commissariato ai rifiuti della regione Campania per i reati contestati agli indagati di traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato. Tra i destinatari degli arresti domiciliari anche Michele Greco, dirigente della Regione Campania e in passato alla Protezione civile. Ai domiciliari anche Marta De Gennaro, già vice del sottosegretario Guido Bertolaso quando l’attuale sottosegretario era commissario ai rifiuti e responsabile del settore sanitario della Protezione civile. L’inchiesta, denominata “rompiballe”, è seguita dai titolari dell’inchiesta che sono i Pm della Procura della Repubblica di Napoli, Paolo Sirleo e Giuseppe Loviello, coordinati dal procuratore aggiunto, Aldo De Chiara. Sono gli stessi magistrati che condussero l’inchiesta sull’attività del Commissariato per i rifiuti che ha portato al rinvio a giudizio dei vertici della Impregilo e il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. Inchiesta che ha portato alla celebrazione del processo rinviato al prossimo 2 luglio. Da segnalare anche che il prefetto di Napoli Alessandro Pansa ha ricevuto un avviso di garanzia recapitatogli dal procuratore della Repubblica di Napoli, Giandomenico Lepore. Il provvedimento è scattato nell’ambito di una inchiesta su presunte irregolarità nella gestione del Commissariato rifiuti che il prefetto ha ricoperto dal mese di luglio 2007 al dicembre 2007. “Sono convinto che gli sviluppi dell’inchiesta chiariranno la correttezza del mio comportamento”, ha riferito il Prefetto Pansa. Attendo del tutto sereno – l’esito degli accertamenti ed esprimo la fiducia massima nei confronti della magistratura”. Intanto questa mattina le trivelle e i tecnici dell’Arpac cono entrati nella cava di Chiaiano scortati dalla polizia dove dovrà essere allestita una discarica di rifiuti. Sul posto non sono presenti manifestanti e le operazioni si stanno avviando con tranquillità. E’ stato raccolto così l’invito di Bertolaso che ieri sera durante la trasmissione “ Porta a Porta” aveva invitato la popolazione alla collaborazione. La rimozione delle barricate è arrivata dopo una lunghissima discussione fra i manifestanti che hanno trovato l’accordo, accogliendo l’appello fatto dal sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, presente sul posto che si è autosospeso dal Pd, reo di “non fare il suo mestiere”.

Tra gli indagati anche i responsabili dei Cdr campani
I provvedimenti di custodia cautelare emessi nell’ambito di un’inchiesta su irregolarità nello smaltimento rifiuti riguardano anche i responsabili di sei impianti di Cdr della Campania. Ai domiciliari sono da questa mattina Andrea Orazio Monaco, responsabile del Cdr di Caivano; Elpidio Angelino, responsabile di quello di Giugliano, Domenico Ruggiero, responsabile del Cdr di Battipaglia, Pasquale Moschella, responsabile del Cdr di Santa Maria Capua Vetere; Silvio Astronomo, responsabile del Cdr di Casalduni e Alessandro Di Giacomo, responsabile del Cdr di Pianodardine. Arrestato Lionello Serba, dipendente dell’Apat. Le ordinanze hanno raggiunto anche Massimo Malvagna, amministratore delegato della Fibe spa, Roberto Cetera, 51 anni, amministratore delegato di Ecolog, e il direttore tecnico della stessa società Lorenzo Miracle. Domiciliari anche per un maresciallo dei carabinieri di Potenza distaccato presso la Protezione civile accusato di aver ostacolato l’attività di indagine dei carabinieri disposta dalla Procura e l’attività di controllo su alcune discariche effettuata dai suoi stessi colleghi. A Firenze è stato arrestato l’ingegnere Giuseppe Sorace, ex direttore di Fiorentiambiente e attualmente tecnico del commissariato ai rifiuti. L’illecito smaltimento di una quota dei rifiuti campani inviati in Germania è una delle accuse che i magistrati di Napoli hanno riscontrato per “il totale dispregio dei regolamenti comunitari” mediante l’intermediazione e l’attività di trasporto svolte dalla Ecolog con la complicità di alcuni funzionari del commissariato di governo e di una dipendente della Regione, addetta all’ufficio ambientale di Caserta, accusata di aver rilasciato le autorizzazioni transfrontaliere in assenza delle prescritte istruttorie. I provvedimenti della Procura ha evidenziato il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore sono “un segno che la popolazione deve avere fiducia non solo nella magistratura, che oggi ha anche competenza regionale e quindi maggiore controllo delle attività, ma anche nelle istituzioni”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here