Napoli – Oggi la seduta commemorativa del Consiglio Regionale

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Napoli, 23 novembre 2010 – In Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, è in corso una seduta commemorativa delle vittime del terremoto del 23 novembre 1980, nel trentennale dell’evento sismico che devastò l’Irpinia.
“Il ricordo delle vittime continua a restare presente nelle nostre coscienze – ha detto il Presidente Romano – con quel carico di dolore condiviso dalle nostre comunità e da tutto il territorio regionale. Quel evento luttuoso sconvolse e ridisegnò molti dei nostri territori ma, soprattutto, un certo modo di intendere la politica e l’impegno istituzionale. Molti di noi, nel 1980, erano più che ventenni – ha proseguito l’esponente del PdL –; tuttavia, a nessuno può sfuggire come le scelte politiche del governo di allora avviarono un complesso percorso di trasformazione inculcando, coerentemente con il quadro normativo di allora, un sempre maggiore livello di condivisione e, dunque, di responsabilità istituzionale della politica locale nel quadro delle scelte di quella nazionale. L’emergenza sisma ha aperto, forse, per al prima volta, – ha proseguito il presidente Romano – la strada del federalismo nella considerazione che la sussidiarietà, orizzontale e verticale, potesse costituire uno strumento indispensabile per la governance locale”.
“Senza voler entrare nel merito dei singoli episodi che hanno scandito questo percorso, credo si possa affermare che qualcosa è cambiato con un evento spaventoso che, imponendo le sue regole e i suoi meccanismi, non ha lasciato chance alla politica, alla quale veniva chiesto di crescere con impegno, anche etico, raccogliendo il dolore delle vittime e la domanda di riscatto del nostro territorio” – ha proseguito il presidente Romano, richiamando le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, ieri, ha rimarcato l’urgenza di una politica della previsione e della prevenzione. “Un appello accorato che dobbiamo fare nostro e che facciamo nostro – ha detto il presidente Romano – nella logica dell’affermazione di una rinnovata coscienza politica che travalica i confini degli schieramenti e, all’interno di questi, delle singole forze politiche e delle individualità”.
“Questo Consiglio regionale – ha concluso il vertice del parlamento regionale campano -, anche negli ultimi anni, allorché ha messo in campo nuove norme per lo snellimento delle procedure d’accesso ai fondi regionali destinati ai Comuni che ancora erano, ed alcuni, forse, lo sono ancora oggi, interessati dalla ricostruzione, conferma, con forza, la volontà di rilancio di questa rinnovata coscienza politica e istituzionale. Una consapevolezza che, nella complessità dell’evoluzione politica del Paese, oggi in senso più marcatamente federalista, segna e deve segnare comunque, anche rispetto alle tante emergenze che attanagliano i nostri territori, un elemento di svolta, di speranza”.

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