Musto all’attacco dei grilli parlanti:Sosteniamo Pionati alla Camera

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Avellino – L’Udc continua a popolarsi dei ‘vecchi’ popolari. Al Country Sport di Picarelli, seconda tranche di presentazione per gli ex esponenti dell’Udeur che, capeggiati da Nino Musto, hanno ufficialmente aderito al progetto politico di centro. Venti, tra dirigenti ed amministratori del Campanile, che si aggiungono agli altrettanti ‘esuli’ presentati il 25 febbraio scorso: Giancarlo Di Gregorio – Vice Segr. Prov. Popolari Udeur – Vallesaccarda; Rosanna Dattoli – Seg. Prov. Mov. Femm. Popolari Udeur Avellino; Franco Autorino – Consigliere Comunale Roccabascerana; Rino Russo – Consigliere Comunale Roccabascerana; Giovanni Raffa – Consigliere Comunale Zungoli; Tommasina Spera – Dir. Prov.le mov. Femm.e Segr. Sezione Grottaminarda; Antonio Tuozzolo – Cons.Comunale Calitri; Giovanni Fabbo – Prata P.U.; Angelo Corazzelli – Segr. Organizzativo Sez. Calitri; Canio Lampariello – Presidente Sez. Calitri; Augusto Guerriero – Taurasi; Rita Di Guglielmo – Dir. Prov. Mov. Femminile- Avellino; Fausto Capone – Segretario Sezione di Torre Le Nocelle; Armando Musto – Dir. Prov. Mov. Giovanile – Ex Ass. Pratola Serra; Sara Moscato – Dir. Prov. Mov. Femminile – Pratola Serra; Giuseppe Mauro – Segretario Sezione Pratola Serra; Sabato Polzone – ex Sindaco di Pratola Serra; Cataldo Piscopo – Luogosano; Giuliana Mollica – Comp. Comitato Prov. Avellino; Flora Carpentiero – Pietradefusi. Una conferenza stampa ‘orfana’ dei maggiori esponenti dello Scudo Crociato (il sen. Francesco Pionati e il segretario provinciale Angelo D’Amelio sono stati trattenuti da sopraggiunti impegni) il cui clima di affiatamento si è tinto, per qualche istante, di una leggera sfumatura polemica. Al tavolo l’ex segretario provinciale dell’Udeur, Nino Musto, il suo vice Giancarlo Di Gregorio, Fausto Villano, consigliere nazionale dell’Udc, e Luigi Monaco, responsabile del dipartimento sanità dell’Udc. Lo schieramento degli ex popolari ha risvegliato il sentimento di orgoglio dell’architetto Tommaso Vitale che ha sentenziato di “non volersi sentire ospite in casa propria”. Un intervento, quello del responsabile del settore urbanistico dello Scudo Crociato, che non è piaciuto ai nuovi sostenitori dell’Udc. “Lavoriamo per lo stesso progetto – ha spiegato Di Gregorio -. Il nostro obiettivo è quello di renderci utili e non indispensabili alla causa. Chiediamo solo di far politica, senza ‘detronizzare’ nessuno. Siamo cresciuti, chi più chi meno, a pane e Dc e in questa nuova famiglia ho ritrovato non solo vecchi amici, ma i valori politici e morali di quella vecchia classe dirigente che tanto ha dato all’Italia e a questa provincia. La recente crisi politica non ha contribuito solo a far cadere il Governo Prodi, ma ha determinato la fine di un sistema politico che si basava su un bipolarismo becero. Il centrodestra e il centrosinistra hanno basato le loro campagne elettorali non sul proprio consenso, ma sul dissenso dell’altro”. L’invito all’unità, ancor prima di cominciare, arriva anche da Nino Musto. “L’Irpinia ha una risorsa straordinaria: gli irpini. Questa terra ha bisogno di gente capace di scendere in campo senza ritorni personali. La nostra è una sfida possibile perché si basa su un’idea moderata, popolare e centrista. Siamo il futuro della politica. È per questo che dobbiamo sostenere la candidatura del sen. Francesco Pionati, capolista alla Camera per la Campania e nostro punto di riferimento, a cui esprimiamo il più sincero ringraziamento”. L’ex braccio destro di Pasquale Giuditta non manca di sferrare l’ultimo colpo nei confronti degli ex compagni. “L’Udeur è fallito a causa di qualche grillo parlante che non ha mai avuto capacità decisionali. I personalismi e la miopia di qualcuno ha avvilito quel progetto politico in cui tanto abbiamo speso. L’ultimo atto è stato, infine, solo il disperato tentativo di mantenere in piedi qualcosa che non c’era più”. Sul matrimonio Udc-Rosa Bianca afferma: “Una proposta innovativa, nel solco della tradizione”. E sul sodalizio con De Mita? “Dire che è stato uno statista è davvero poco. Sarà un rapporto di esperienza, cultura e politica che non potrà far altro che arricchirci”. (di Marianna Morante)

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