Napoli- Per invertire la forbice dei prezzi e garantire i diritti di consumatori, agricoltori e produttori, rispettivamente ad una corretta alimentazione e ad un adeguata remunerazione, occorre, un impegno per la trasparenza nel passaggio degli alimenti dai campi alla tavole che riguarda la formazione dei prezzi, le caratteristiche qualitative dei prodotti e la correttezza dell’informazione in etichetta per arrivare ad un riequilibrio nei rapporti tra imprese agricole, distribuzione e consumatori. Cosi interviene il Dirigente di AN-Popolo delle Libertà, Rosario Lopa, sul fenomeno del Caro Prezzi in città e in tutta la regione. Una strategia dunque che oltre ad assicurare un ritorno positivo in termini economici contribuisca, con la crescita dei consumi di ortaggi e frutta, a favorire una migliore alimentazione nella popolazione napoletana colpita, come rivela l’ultimo rapporto della Commissione europea, da un preoccupante aumento dell’obesità e delle malattie legate ad un eccessivo e scorretto consumo di cibo. Favorire la ripresa dei consumi dei prodotti locali, e consentire a tutti i cittadini di approfittare delle proprietà di prodotti indispensabili per la salute sono dunque gli obiettivi che il mercato deve raggiungere per arrestare una crisi che rischia di danneggiare fortemente il settore e aggravare le tasche dei cittadini. Bisogna incrementare, ha spiegato l’esponente del partito di Fini, meccanismi di vendita diretta per passare così dal produttore al consumatore. E’ questa la ricetta di AN-Popolo delle Libertà, sulla problematica del caro prezzi che vede in particolare difficoltà le famiglie napoletane e campane. Per fronteggiare il caro prezzi e rilanciare i consumi, la strada, ha ribadito Lopa, è quella di rafforzare il rapporto all’interno della filiera, rendendola più trasparente e incrementando i meccanismi di vendita diretta per passare dal produttore al consumatore. Una misura, che ‘serve a calmierare i prezzi’, garantendo sia il consumatore che i produttori in regola. Lopa si è anche soffermato sulla grave situazione che sta colpendo in queste ore il comparto della Mozzarella di Bufala, alla luce delle notizie di mercato che arrivano da oriente. Occorre al più presto intavolare una linea di aiuto in favore della filiera bufalina, sottolinea l’esponente della Destra Sociale, bisogna sostenere la filiera che oggi vede compromessa la possibilità di commercializzare la mozzarella, per un periodo di tempo anche lungo, e che dovranno distruggere il latte accusando un costo per responsabilità che sono invece di chi ha mal gestito il territorio e non certo degli operatori del settore. Lopa ha sottolineato la necessità di prendere delle iniziative forti che possano rilanciare l’immagine del comparto nel mondo e rafforzare il rapporto tra consumatori e produzione, per tutelare le aree agricole di qualità e i livelli occupazionali. Per questo bisogna difendere a spada tratta e incentivare gli imprenditori agricoli-agroalimentari che scelgono di impegnarsi in prima persona e creano una filiera, non legata ai sussidi europei per un dato prodotto. Occorre salvaguardare, ha concluso Lopa, un territorio, come la Campania, che rappresenta un valore inestimabile per l’economia, l’agricoltura, l’ambiente, la salute e la qualità della vita. (di Nicola Manzione)
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it