Morte Gerardina Corsano, archiviazione anche per il medico del Frangipane Lisella

0
1365

ARIANO IRPINO- Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento ha disposto l’archiviazione del procedimento penale oltre che a carico di Pina Scaperrotta e Luigi Trancuccio, titolari della Pizzeria Oasi di Ariano Irpino, assistiti dall’avvocato Guerino Gazzella, anche del dottore Gaetano Lisella, difeso dall’avvocato Giuseppe Romano, per cui era stata disposta l’archiviazione da parte del pm della Procura di Benevento, opposta dalle parti civili. La vicenda e’ legata al decesso di Gerardina Corsano, avvenuto il 31 ottobre del 2023, quando aveva fatto accesso per la seconda volta al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ariano Irpino. Il primo accesso c’era stato un giorno prima, quando la donna era stata ricoverata presso l’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino dove era giunta insieme al marito, il quale, tuttavia, era stato ricoverato in terapia intensiva. Gerardina Corsano si era già recata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino il 30, 10.2023, allorquando le era stata diagnosticata una gastroenterite con relative cure e dimissioni. I consulenti della Procura avevano evidenziato come: “i comportamenti dei sanitari che ebbero a prestare cura assistenza a Corsano Gerardina risultano sostanzialmente corretti e privi di profili di responsabilità, non ravvisandosi, nello specifico, condotte che con forza di nesso causale potessero modificare I decorso degli eventi”, sia per il primo accesso, quello del 30 ottobre del 2023 che per il secondo accesso, quello del 31 ottobre, quando era stata ricoverata in Rianimazione. Anche in questo caso, i consulenti della Procura, avevano rilevato come i sanitari: “malgrado l’esito negativo, avevano però tentato un corretto e possibile inquadramento diagnostico della paziente sulla base degli elementi che avevano a disposizione, con gestione del caso e strategie che erano apparse congrue, sempre finalizzate ad arrestare l’evoluzione del quadro sintomatologico, complesso e aspecifico, che si stava sviluppando. Le terapie erano dunque state corrette ed adeguate, anche se improduttive data “refrattarietà della condizione patologica” della paziente”.