Morire di freddo a 43 anni, la storia di Angelo Lanzaro sul blog di Grillo

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La storia di Angelo Lanzaro, il 43enne clochard irpino morto di freddo all’interno dell’abbandonata struttura del Mercatone lo scorso 6 gennaio, ha attirato l’attenzione dei media nazionali e anche di alcuni personaggi politici, tra cui il pentastellato Beppe Grillo, il quale sui propri canali social ha postato la triste storia del senzatetto tratta dalla rivista Fanpage.it.

Si chiamava Angelo Lanzaro, aveva 43 anni e da un anno e mezzo viveva nel capannone che un tempo ospitava il Mercatone ad Avellino, il senza fissa dimora morto ieri nella città campana a causa del freddo. L’uomo è stato trovato sul suo giaciglio ghiacciato, privo di vita. Oggi sarà effettuata l’autopsia anche se la situazione tuttavia lascia poco spazio ai dubbi. Drammatica la storia di Angelo: originario della provincia di Napoli, con un matrimonio finito alle spalle e due figli, ridotto in povertà e costretto ad abitare in un tugurio. Il Mercatone, nonostante gli accessi fossero stati murati, è di facile accesso d’estate. D’inverno, tuttavia, per le temperature rigide nessuno vi si rifugia. Solo i più disperati fra i disperati.

Ora, dopo la tragedia, ad Avellino la polemica coinvolge l’Amministrazione comunale: com’è possibile che un senza fissa dimora seppur conosciuto dai servizi sociali non sia stato ‘messo in sicurezza’ e monitorato? Possibile che sia ‘sfuggito’ in una cittadina medio-piccola come Avellino, dove il problema dei clochard non rappresenta una situazione ingestibile al pari delle grandi metropoli? L’amministrazione è guidata da tre anni da Paolo Foti (Partito Democratico).  E dire che il giovane morto di freddo appariva in un reportage giornalistico dell’emittente irpina Tele Nostra, datato dicembre 2016, nel quale, interpellato da un cronista, chiedeva disperato aiuto proprio al sindaco avellinese per la sua situazione, senza evidentemente ottenere riscontro.