Montoro Superiore – Ancora in alto mare la questione del sito da utilizzare per lo stoccaggio dei rifiuti prelevati dal torrente Solofrana . Fino a ieri, prima dell’incontro tra amministratori locali, tecnici e cittadini per discutere sulla bonifica del torrente, si conosceva un’area, quella in località Sala, messa a disposizione da un cittadino locale. Poi nella serata di ieri c’è stato il dietro front. E’ passata l’ipotesi del presidente del Codeso, Pio Gagliardi: mettere l’ampio piazzale della Corcosol a disposizione per lo stoccaggio dei detriti, bonificando cosi il torrente della Solofrana. Il Commissario Straordinario per il risanamento dell’alto Sarno, Roberto Jucci, ha manifestato l’esigenza di un sito dal novembre scorso. Nel frattempo la zona focale, che funge da termometro per l’inquinamento della Solofrana, resta sempre la frazione di S. Pietro dove la gente del posto continua a vedere inquinate e scure le acque del torrente. Questo perché ancora quattro opifici godono del permesso di poter sversare. E su questo argomento è stato siglato un protocollo di intesa tra Antonello Cerrato del Comitato di tutela della salute, Pio Gagliardi del Codeso, Michele De Maio presidente dell’Associazione Conciatori, Lucio Guarino del Cna di Solofra e rappresentanti della Confapi, Unione Industriali e Pro Civis Montoro. Tutti d’accordo nell’indirizzare le acque dei quattro opifici in una condotta che conduca subito all’ex Codiso. Questa operazione punta in futuro al riutilizzo delle acque lorde in tecnologiche. Si è poi, con questo protocollo d’intesa, pensato di combattere gli scarichi abusivi nel torrente con controlli mediante stazioni di controllo munite di telecamere a circuito chiuso oltre ad ispezioni sui terreni situati alle sponde del torrente.
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