Montemiletto, riprende la tradizione della Zeza

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Tutti insieme impegnati per il ritorno della Zeza di Montemiletto anche su sollecitazione dell’Unpli. Le associazioni Pro Loco Mons Militum, il Forum dei Giovani Montemiletto hanno deciso di riprendere la tradizione della Zeza. Non poteva rimanere assente nel panorama irpino la Zeza di Montemiletto che è stato oggetto di attenzione da parte di storici e di studiosi. Uno su tutti è stato Benedetto Croce, filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, il quale, tra i vari testi presenti nella raccolta “I TEATRI DI NAPOLI” “Biblioteca Adelphi” editore, cita “La Canzone di Zeza”, una farsa che risale al ‘600, ‘700 Napoletano, ma che ha assunto caratteristiche specifiche nella tradizione Irpina ed in particolare nell’Hinterland avellinese tra cui Montemiletto. Nel prossimo Carnevale l’impegno delle tre associazioni di Montemiletto è quello di coinvolgere i giovani con l’ausilio di persone esperte e conoscitrici della Zeza. La Zeza di Montemiletto non si discosta dalle altre zeze. Il testo è un contratto di matrimonio tutto giocato sul doppio senso, e recitato con una mimica ed una gestualità esagerata da soli attori maschi. I protagonisti sono: Pulcinella, Zeza, Porziella, Don Zinobio e il Marinaio. La vicenda è quella di Zeza, moglie di Pulcinella e madre di Porziella la quale vorrebbe sposarsi con il marinaio, ma Pulcinella la darà in moglie al medico Don Zenobio. Il contrasto ha il suo epilogo quando Don Zenobio, medico e dottore spara a pulcinella e lo guarisce con un farmaco prodigioso e mercanteggia con lui la dote per Zeza. La rappresentazione termina con il matrimonio della ragazza con Don Zenobio, tra giovani coppie che agitano ghirlande di fiori colorate intrecciando una allegra quadriglia. I giovani sono entusiasti di portare in piazza una delle espressioni popolari locali e di vestire i panni che anni addietro facevano i loro padri e i loro nonni. Sono stati assegnati i compiti in base alle inclinazioni dei partecipanti ed alcuni hanno formato il gruppo musicale che accompagna lo spettacolo, altri hanno studiato le parti recitate e altri ancora hanno preparato la danza, i costumi e i variopinti archetti decorati. Un vero e proprio laboratorio artistico che ha coinvolto tanti, questo è un degli obiettivi che la Pro Loco e le Associazioni coinvolte volevano raggiungere.

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