Pubblichiamo la nota del neo vicesindaco di Montemiletto Antonio Capobianco:
Le elezioni comunali dello scorso 26 maggio si sono concluse con la vittoria del gruppo di “Proposta Concreta”.
L’aver ottenuto il consenso della cittadinanza non esime, anzi sollecita, chi è stato chiamato ad amministrare a fare una compiuta analisi del voto. Spesso le analisi della sconfitta possono essere mal utilizzate e finiscono per servire a cullarsi sulla propria autosufficienza, per deviare il problema e nascondere le proprie responsabilità, ma questo può farlo chi appunto non avrà l’onore e l’onere di amministrare una comunità.
Chi è chiamato a fare un’analisi della vittoria, invece, non può che interrogarsi sulle ragioni di quel consenso e guardare al risultato del voto con la responsabilità e l’attenzione che deve avere chi si accinge a gestire la cosa pubblica, soprattutto se in una fase difficile come quella che sta vivendo il Comune di Montemiletto.
Una seria analisi del voto non può che partire del dato dell’affluenza elettorale, circa il 66 %, in calo rispetto agli appuntamenti elettorali precedenti. Nel 2014, infatti, i votanti furono il 71,84% mentre nel 1999, anno in cui fu presentato una sola lista, l’affluenza fu del 72,39%. Montemiletto, quindi, si è contraddistinta sempre per una forte attenzione al destino della cosa pubblica a prescindere da quante fossero le proposte politiche in campo. Il dato così basso di quest’anno, prima di esternare azzardate ricostruzioni,dovrebbe far riflettere gli ex amministratori su quanto abbiano con le loro scelte provocato la disaffezione dei cittadini verso la politica. Il dissesto posto in essere con notevole ritardo, la mancanza di manutenzione ordinaria e dei servizi base della comunità sono solo una parte del problema; le diverse deleghe rimesse, i frequenti cambi di segretario comunale, solo per citarne alcune, sono condotte che segnano il fallimento politico di un’amministrazione, ma soprattutto gettano la politica nel discredito più totale. Il fatto che di nove amministratori uscenti se ne siano candidati solo in tre non fa altro che avvalorare l’idea che il progetto politico dell’attuale minoranza è stato abbandonato dai suoi stessi rappresentanti e che gli elettori non abbiano fatto altro che ratificare il fallimento.
In una tornata elettorale come questa appena descritta, il gruppo di “Proposta Concreta”, che aveva raccolto 5 anni fa il 24% dei voti, è passato al 52%; il risultato non cambia se si guardano i voti in termini assoluti che passano da 925 del 2014 al 1784 di quest’anno. In un contesto di disaffezione, quindi, questo gruppo ha raddoppiato i consensi ed è stato investito dalla cittadinanza di affrontare le annose questioni amministrative. Questo dato, unitamente a quello dell’affluenza,carica questa amministrazione della responsabilità di ricompattare il paese e far sentire tutti i cittadini all’interno di un percorso comune che possa andare ben oltre l’orizzonte dei cinque anni, a differenza di quanto accaduto per la prima volta nella storia, con l’ex amministrazione.
“Proposta Concreta” nasce e si è riconfermata come un progetto civico perché è solo con il contributo di tutti i cittadini che si può immaginare di superare una fase così complicata. Leggere il dato elettorale in termini di rapporti tra forze politiche, oltre che profondamente sbagliato, non fa altro che sottolineare il fallimento di quelle forze politiche e dei suoi rappresentanti che i cittadini di Montemiletto hanno consegnato all’opposizione. Lamentare l’assenza di leadership politiche sul territorio dopo che l’opportunità di costruirle la si è avuta, e la si è avuta stando al governo, è un modo strano di intendere la politica e di percepire il rapporto tra dirigenti politici, partiti e amministratori. Da questo punto di vista, per questa amministrazione le sensibilità politiche di ciascuno sono un valore aggiunto e la presenza dei partiti sul territorio una proficua occasione di dialogo se questi, però, operano al servizio degli interessi della comunità e non, viceversa, li piegano alle logiche di parte.
Lo scorso 26 maggio la comunità di Montemiletto, con il proprio voto, ha voluto tirare una riga sugli ultimi anni dando l’opportunità ad un gruppo di diventare maggioranza anche in consiglio comunale e di realizzare le proposte che negli anni sono state costruite dall’attuale sindaco, Massimiliano Minichiello, e dal consigliere, Simone D’Anna. Il ruolo di vicesindaco a me affidato e di cui ringrazio il gruppo, nasce nel solco di quel progetto; il nostro faro sono quelle idee e l’orizzonte molto largo, forti della consapevolezza che il compito che ci è stato affidato è ben più ampio della gestione delle cose ereditate dal passato. Ogni fase di crisi è un’opportunità e noi la coglieremo.