Venerdì 7 agosto a Tarantella For Africa, Montemarano (AV), La rivolta delle pecore e L’Albero Vagabondo: favole e arte per difendere boschi, montagne e sorgenti. Il percorso artistico, didattico e sociale dell’Associazione L’Albero Vagabondo a Montemarano è stato compiuto appieno. Dopo l’incontro a giugno con i bimbi della Scuola elementare che hanno inviato disegni e favole su www.alberovagabondo.it, Amo Montemarano ha documentato sul sito lo stato dei boschi con le foto dei rifiuti e delle giornate ecologiche realizzate. L’associazione, inoltre, installerà sui rifiuti i disegni che i bimbi realizzeranno in serata durante la Festa del Colore impegnandosi a ripulire, almeno in parte, la montagna.
Intorno alle 18.00, presso il Museo Etnomusicale, sarà presentato il libro “La rivolta delle pecore. Storie libertarie di animali rivoluzionari” di Virginiano Spiniello, Edizioni il Papavero con l’intervento del Presidente di Amo Montemarano Antonio De Vito per illustrare le azioni poste in essere e la situazione degli sversamenti abusivi nei boschi, fenomeno non solo irpino. Saranno lette le favole del libro e quelle dei bimbi e spiegato il senso del progetto artistico e letterario che sono un tutt’uno. Nel tempo, osservando le tavolette colorate sulle discariche che venivano strappate o ricoperte nuovamente dai rifiuti, in particolare a Santo Stefano del Sole, dove l’Albero è ritornato per 5 anni, è nata una nuova storia, che si è poi trasformata in libro: La rivolta delle pecore. L’unica rivolta, per le pecore, è il salto, l’evoluzione, perché, per attuare il cambiamento, serve che la fantasia aiuti a prendere consapevolezza, spinga alla motivazione, si trasformi in azione. Ce lo insegnano gli animali rivoluzionari di queste storie libertarie: la pecora nera, il capro espiatorio, l’agnello sacrificale, il lupo che diventa pastore, il falco che dona i suoi occhi a un bambino cieco, per vedere il sole.
Al termine dell’incontro ci si incamminerà verso la Piazzetta I Sud del mondo, al centro del Paese, per partecipare con tutti i bambini che vorranno liberamente intervenire, a partire dalle 20.15, alla Festa del Colore dell’Albero Vagabondo con Giovanni Spiniello, autore della scultura itinerante e illustratore del libro. L’artista, insieme ai membri della Scuola di Tarantella montemaranese, ha creato la Capanna dell’Accoglienza dove i totem degli spiriti dei boschi ospiteranno il materiale informativo di Survival, movimento per i diritti dei popoli indigeni. Sia il 7 che l’8, all’interno della rassegna di musica etnica che inizia il 6 agosto, saranno proiettati i docu-film di Survival “La vittoria giudiziaria dei Boscimani” e “Mine – storia di una montagna sacra”. Mentre gli interessi economici o, semplicemente, l’incuria, prevalgono sulla difesa delle nostre sorgenti e montagne, c’è chi, in armonia con gli spiriti della dell’aria e dell’acqua, non ha voce, né la forza di farsi sentire, ma lotta strenuamente per difendere la propria terra.
Il viaggio dell’Albero Vagabondo – una scultura formata di rifiuti che attraversa da 7 anni le montagne dell’Irpinia e della Campania – comincia con la favola dello Spirito del Re Albero, un grande faggio che, invaso dai rifiuti, chiede aiuto ai bambini, visto che i grandi non hanno occhi per vedere, ma non si conclude con la festa del colore, le tavolette di pioppo colorate sui rifiuti nei boschi e un girotondo intorno all’Albero Vagabondo. Perché qualcosa accada serve la rivolta delle pecore, il salto, l’evoluzione che proviene dalla consapevolezza e genera cambiamento duraturo.