Montella – Ptr: recepite le osservazioni della Terminio Cervialto

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Montella – Un risultato importante per il territorio, che premia il lavoro di concertazione svolto dalla Comunità Montana Terminio Cervialto, con l’obiettivo di riequilibrare il rapporto tra fascia costiera e aree interne, senza incidere in termini di contraddittorietà ma apportando le proprie valenze alla pianificazione del resto della provincia di Avellino.
L’approvazione del Piano Territoriale Regionale è stata preceduta da una serie di conferenze promosse sul territorio regionale, alimentate dalla partecipazione di soggetti che hanno presentato le proprie osservazioni al PTR.
Per la provincia di Avellino sono stati 91 i soggetti che nel 2006 hanno consegnato le proprie osservazioni al Piano. Alla Provincia è spettato quindi il compito di sintetizzare le osservazioni e trasmetterle con delibera alla Regione Campania.
Le 36 osservazioni della Comunità Montana Terminio Cervialto – prodotte a seguito dell’apertura di un tavolo di concertazione sul territorio con i comuni membri – si sono indirizzate innanzitutto al riconoscimento del corretto utilizzo delle risorse provenienti dall’attuazione della politica di coesione 2007-2013, quale direttrice da seguire per lo sviluppo del territorio.
“Se questo è il risultato che viene dall’approvazione del Piano Territoriale in sede regionale – afferma il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio – non si può che essere soddisfatti. Da un lato c’è l’assoluta consapevolezza della capacità di un territorio di aver saputo dare indicazioni valide circa il proprio futuro, e dall’altro c’è l’orgoglio di aver potuto compartecipare, insieme al resto del territorio irpino, alla programmazione regionale, dimostrando che l’Irpinia non è figlia di un dio minore ”.
Il documento di sintesi presentato dalla Provincia di Avellino recepisce quasi integralmente le osservazioni sollevate dalla Comunità Montana Terminio Cervialto in ordine dell’allora proposta di PTR e, da una prima lettura della legge che approva il Piano, il documento sembra sia stato integralmente accettato.
Tra i principi fondamentali evidenziati nelle osservazioni della Comunità Montana, l’utilizzo del bypass autostradale della A16 da un lato e la dorsale dell’Ofanto dall’altro, per individuare un ampio asse di sviluppo che possa collegare le coste del Tirreno e dell’Adriatico (Corridoio VIII).
La Terminio Cervialto aveva inoltre espresso forti preoccupazioni circa il proliferare dei parchi eolici non controllati, evidenziando la necessità di portare il territorio all’autosufficienza nella produzione di energia, con la creazione di condizioni migliori per l’approvvigionamento energetico del territorio, anche attraverso l’utilizzo di fonti alternative. Inoltre tra le azioni fondamentali da prevedere secondo l’Ente sovracomunale di Montella, venivano inserite la salvaguardia delle risorse idriche e la provincializzazione della gestione dei rifiuti. L’Ente aveva proposto pertanto l’inserimento di tre matrici: la salvaguardia della montagna, il rischio inquinamento delle risorse idriche e la riqualificazione dei centri storici-città diffusa. Altro principio accettato nel documento di sintesi della Provincia è quello previsto all’interno del piano di sviluppo socio-economico della Comunità Montana, ovvero una pianificazione non gerarchica ma a rete.
Venivano inoltre proposte una serie di infrastrutture ritenute necessarie per il potenziamento e lo sviluppo del territorio: il rafforzamento della SS 400, ovvero della vecchia Ofantina; un nuovo collegamento stradale Nord-Sud lungo il fondovalle del fiume Calore, quindi da Montella a Castel del Lago (Venticano); il completamento della bretella di San Mango sul Calore; la ristrutturazione, il potenziamento e soprattutto la riconversione a fini turistici della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio; il rafforzamento e la messa in sicurezza dell’Ofantina bis; la realizzazione di un invaso detto dell’Acera di circa 4 milioni di metri cubi, ubicato tra Montella e Bagnoli Irpino, per garantire la regimazione delle acque fluviali del Calore e l’utilizzo delle stesse a fini agricoli e turistici; il rafforzamento e l’ammodernamento della stazione sciistica del Laceno; la creazione di un polo fieristico a Venticano che vada a coniugarsi con l’istituzione dell’Enoteca regionale dei Vini d’Irpinia a Taurasi, e di un altro polo fieristico a Montella; infine, il potenziamento del sistema integrato dei piccoli borghi.

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