MONTELLA- Custode delle ricchezze naturali dell’ Altopiano di Verteglia, autore del salvataggio di una donna, afferrata letteralmente per i capelli mentre tentava di lanciarsi dalla Ripa della Falconara, determinante nel risolvere il giallo della scomparsa di uno dei delitti più noti della provincia di Avellino, incubo dei criminali in trasferta nella zona di Montella (due arresti di borseggiatrici e finti poliziotti che volevano rubare ad una coppietta), affamato di aggiornamento professionale per la sua opera al servizio della sicurezza territoriale, anche se in un piccolo centro irpino.
Ripercorrendo il “film” dei suoi quarantadue anni di carriera, iniziati da agente e conclusi da comandante della Polizia Municipale di Montella, nella mente di Gerardo Iannella, da qualche giorno in pensione saranno riemersi tanti degli episodi che hanno scandito i suoi circa quarantadue anni al servizio della comunità. Alcuni finiti anche sulla stampa locale e nazionale, altri meno noti, ma gli effetti sulla comunità sono stati così evidenti da portare le autorità a conferigli una serie di encomi e il titolo prima di Cavaliere della Repubblica e nel 2023 di Ufficiale della Repubblica. Un servizio reso sempre con la passione. La Polizia Locale nei piccoli centri è spesso anche un riferimento importante per le altre forze dell’ordine. Così è stato sicuramente a Montella. Nella sua carriera il comandante Iannella ha voluto puntare molto anche sulla formazione dei giovani.
Numerosi gli incontri di sensibilizzazione stradale nelle scuole. Nel comune altirpino sono stati tanti i messaggi di commiato per il comandante, anche per il lavoro che ha portato avanti. Lui, come sempre, ha pensato ai giovani e ha voluto lasciare a loro un messaggio importante e significativo: “ho avuto l’onore di svolgere uno dei lavori più belli che esistono, lavoro che consiglio ai giovani solo se veramente intenzionati a svolgerlo con passione, attaccamento e spirito di sacrificio, altrimenti il lavoro si ritorcerebbe contro di loro”.