Monteforte Irpino – “Il comitato civico per la difesa dell’Ospedale San Giacomo ha preso atto della bozza di protocollo di intesa tra l’Azienda Ospedaliera Moscati e l’Azienda sanitaria Av2 e ritiene assolutamente ingiustificati gli entusiastici commenti da parte del primo cittadino di Monteforte, Martino De Sapio, cui ricordiamo il dovere di rappresentare gli interessi dell’intera comunità”. È il commento del Comitato Civico pro San Giacomo che pone una serie di interrogativi ‘nati’ dalla lettura del protocollo d’intesa. “Si parla di una gestione congiunta della struttura da parte dell’Asl Av2 e dell’Azienda Moscati per 2 anni: e dopo 2 anni cosa succederà? Si parla di un Day Hospital e di un Day Surgery che sarà garantito da personale dell’azienda Moscati che presterà servizio – si cita testualmente – solo “1 o 2 volte a settimana” a Monteforte. E durante gli altri giorni della settimana la gente non ha il diritto di ammalarsi e di essere curata? Sempre relativamente al Day Hospital e al Day Surgery, quale professionista serio acconsentirebbe a fare degli interventi senza un’adeguata rete di protezione? Vogliamo aspettare che ci sia un morto per una complicazione durante un intervento che non è stata gestita perché il Piano regionale sanitario non lo prevedeva per Monteforte? Nel protocollo sono citati alcuni servizi e strutture che dovranno essere ospitate per carenza di spazio nell’ambito dell’ASL 2 (presidio sanitario di Mercogliano; Dipartimento Materno Infantile;Casa della Salute;Dipartimento di Salute Pubblica; Area di coordinamento farmaceutica;Dipartimento di Salute Mentale):si tratta di sigle che dicono tutto ma non dicono niente. A ciascuna di queste sigle può corrispondere un piccolo ufficio (anche 1 persona) oppure un intero reparto. Allora chiediamo: a cosa corrisponde ciascuna di queste sigle? Quanti medici e quanti infermieri saranno impiegati? Quanti degenti saranno ospitati? Si parla di una “eventuale riorganizzazione della rete di emergenza”: ma cosa vuol dire? Stiamo parlando di un pronto soccorso serio (dove c’è la disponibilità 24 ore su 24 di un cardiologo, di un anestesista, di un neurologo, etc) oppure di un ambulatorio dove andare a farsi prescrivere le medicine? Che fine hanno fatto le promesse su un reparto dedicato alla diagnostica avanzata? Che fine ha fatto la promessa di una gestione autonoma del San Giacomo cui non si fa riferimento nell’accordo? Non vi è inoltre nessun cenno alla contestualità tra il trasferimento del personale da Monteforte ad Avellino e l’insediamento dei nuovi servizi a Monteforte; se l’idea dell’Assessore Montemarano – continua la nota – dei responsabili dell’azienda Moscati e dell’Azienda sanitaria Avellino 2, dell’amministrazione Nappi e De Sapio è quella di trasferire i reparti ad Avellino, ‘far sbollire gli animi a monteforte’, magari attendere la fine della campagna elettorale per non perdere consensi e poi certificare la chiusura dell’Ospedale San Giacomo, a costoro diamo un messaggio forte: nessun reparto si sposta da Monteforte senza un futuro certo sull’Ospedale San Giacomo. L’Ospedale non si tocca”.
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