Il 22 agosto alle 9,30 presso il Comune di Montefalcione, l’amministrazione di Montefalcione, Sindaco d.ssa Antonietta Belli, l’Associazione nazionale di Città del vino e con il supporto dell’Università del Molise, nella persona del Prof. Rossano Pazzagli, presenteranno il progetto di un “Laboratorio di promozione territoriale” che individua le cantine come punti nodali di una rete di risorse territoriali, integrando il patrimonio enogastronomico con quello culturale e ambientale e, più complessivamente, territoriale.
L’obiettivo principale è quello di accrescere l’attrattività e la fruibilità del territorio, contribuendo all’ulteriore valorizzazione economica delle produzioni, a partire da quelle vinicole.
Storica terra di vino, l’Irpinia vanta tre Docg (Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Taurasi) ricomprese in ben 51 comuni, alcuni dei quali ne condividono più d’una, come il Comune di Montefalcione, ( Docg Fiano e Docg Taurasi).
L’intento è quello di infondere nuovamente fiducia e consapevolezza nelle potenzialità e nelle opportunità che il territorio offre, alla base dello sviluppo del settore agricolo ed agroalimentare Altro impegno consiste nel coniugare il processo di globalizzazione con l’interesse del territorio; creare un nuovo rapporto tra produzioni, aziende del territorio e collettività.
Otto le cantine attive sul territorio, un patrimonio prezioso sul piano produttivo, occupazionale e culturale che fa la differenza: Aroma Fine wines- Raffaele Noviello, Donnachiara- Chiara Mazzarelli e Ilaria Petitto, Joaquin Sarl- Raffaele Pagano, Macchia dei Briganti –Carmine de Vito, Sertura– Giancarlo Barbieri; Scilli Campana – Carmine Baldassarre e Mariantonia Florio, Cantine Catena – D’Agostino Angelo, Tenuta Madre– Marianna Mazzariello ed Adriano Tartaglia.
Nel corso dell’incontro, saranno comunici gli esiti degli incontri, visite e degustazioni presso le aziende vitivinicole dell’areale in questi mesi di pandemia.
Apertura dei lavori ore 9.30.
La degustazione dei vini potrà svolgersi, previo contatto ed appuntamento, presso le cantine degli otto Comuni dell’areale DOCG, per un prezioso approfondimento, sia sul territori e che sulle aziende che hanno fatto la storia di questo nobile vitigno.