Misericordia di Avellino in ricordo di San Ciro Martire

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Una tradizione che si ripete,una pratica devozionale quella della Misericordia di Avellino che ha lo scopo di perpetuare il ricordo di San Ciro martire, e nello stesso tempo di affermare sempre più la presenza della Confraternita sul territorio cittadino,tra la gente. Oggi alle 18.00 presso la Chiesa di San Ciro Martire un delegazione dell’associazione di volontariato fondata nel 1981,si recherà presso la Chiesa dedicata al Santo,per donare l’olio per la lampada votiva che sarà accesa durante la celebrazione della Santa messa. Un ‘appuntamento che si ripete ogni anno a testimonianza di un legame sempre più vivo e forte con il popolo avellinese che consolida attraverso queste iniziative il rapporto speciale che si crea tra volontari e cittadini. San Ciro era un medico,che somministrava cure gratuite ai poveri e indigenti e incitava i malati a trovare conforto nella fede e nella preghiera.Ridonava salute tanto ai corpi qunto alle anime e converti molti pagani al cristianesimo.Nel 303 si abbattè sulla Chiesa una delle più violente persecuzioni,un triennio di persecuzioni che fu chiamato “l’era dei santi martiri”.San ciro decapitato ,dopo aver subito supplizi di ogni genere se non avesse ritrattato la fede cristiana,subi l’eroico martirio. “Il nostro compito è quello di essere sempre, al fianco della gente,perchè in un momemto storico cosi delicato è importare fare riflessioni ad alta voce,alimentando anche con piccoli gesti la partecipazione,ingrediente fondamentale,per tenere unita una comunità –afferma Peppino d’Argenio –presidente della Misericordia di avellino. Fervono intanto i preparativi per il pranzo del 14 febbraio in occasione del Santo Patrono della città ,presso la sede della Misericordia , si terrà il consueto pranzo per i meno fortunati e non:”Appartenere ad un ‘associazione significa promuovere ed intensificare l’impegno sociale,- afferma Carmine Galietta- tra i fondatori della confraternita- occorre dare un sano esempio alle giovani coscienze che si sentono a volte smarrite e senza riferimenti ed i nostri piccoli gesti mirano a costruire una rete sinergica che si rafforzi sempre più nel tempo”.

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