Marco Imbimbo – Gli sforamenti del limite di polveri sottili nell’aria sono fermi a 26, ma con la fine del periodo delle ferie e l’inizio delle scuole, la città è ritornata a pieno regime, soprattutto per quanto riguarda il traffico. E quei 26 sforamenti già registrati dall’inizio dell’anno non fanno stare tranquilla l’amministrazione comunale.
«C’è un problema di inquinamento dell’aria – denuncia Massimo Mingarelli, assessore all’Ambiente. Avellino ha già registrato 26 sforamenti di Pm10, vuol dire che abbiamo solo 9 sforamenti a disposizione entro il 31 dicembre. Se non ci diamo una regolata, alla fine saremo costretti ad attuare dei blocchi alla circolazione importanti, come avvenuto anche in passato».
L’assessore annuncia che alcune iniziative verranno prese subito e si partirà dalle scuole. «Ho chiesto un impegno ai vigili urbani di aiutarci nei momenti di particolare criticità nel corso della giornata, durante ingresso e uscita delle scuole, quindi di controllare meglio la fase dell’accompagnamento dei figli da parte degli avellinesi. Bisogna evitare questi gangli davanti alle scuole che paralizzano la città almeno per un’ora, è una cosa incivile».
Mingarelli, però, non nasconde che c’è un altro problema che riguarda il traffico in città ovvero «il terminal di Piazza Kennedy che è una delle principali cause inquinanti perché, a ora di pranzo, si mettono in movimento circa 50 pullman, creando un blocco al traffico che parte dal centro e arriva fino alle periferie. A ciò si aggiunge quanto accade davanti alla scuole rendendo il traffico sempre meno fluido».
La situazione descritta dall’assessore all’Ambiente, dunque sarebbe abbastanza critica con l’amministrazione che sta iniziando ad elaborare le prime misure. Oltre ai controlli davanti alle scuole «ci saranno sicuramente le giornate ecologiche – annuncia Mingarelli. Chiederemo alla cittadinanza di non usare le auto, almeno le più inquinanti».
Questo avverrà a breve, ma si lavora anche su altre misure che possano ridurre il traffico in città. «Vogliamo incentivare l’uso dei parcheggi fuori dal centro – annuncia Mingarelli – in modo tale da allentare la congestione del traffico cittadino». In questo caso, però, bisognerà elaborare un piano nei suoi dettagli, per rendere funzionale questa idea. «È un discorso che va affrontato insieme ad altri settori – precisa Mingarelli. Non dobbiamo creare svantaggi e disagi ai cittadini. Se chiederemo loro un sacrificio, ovvero di non recarsi in centro con l‘auto, dovremo chiaramente immaginare un miglioramento e incremento del trasporto urbano, o quanto meno di sistemi sostitutivi».
Le misure che l’amministrazione è pronta a mettere in campo vengono definite come necessarie da Mingarelli: «Il concetto è quello di cercare di invogliare e far capire alla gente che il problema c’è e dobbiamo risolverlo. Oltre alle nostre misure serve il buonsenso delle persone».