PAGO VALLO LAURO- Una condanna a due anni di reclusione per violenza o minaccia per costringere a commettere un reato una donna che aveva denunciato di essere stata coinvolta in un falso sinistro disconoscendo lo stesso sinistro stradale. Per questo motivo la Procura di Napoli, l’ufficio Esecuzioni Penali ha firmato un ordine di carcerazione nei confronti di un familiare di esponenti di primo piano del clan Cava. Ad eseguirlo sono stati i Carabinieri della Stazione di Lauro. La condanna è giunta al termine della vicenda processuale nata dalle indagini degli agenti del Commissariato di Lauro, agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi, che avevano denunciato F.C, 51 anni, nipote di uno dei capi del clan Cava per il reato di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. Nel gennaio del 2022 avrebbe tentato di imporre ad una persona della zona di ritirare una denuncia, nella quale disconosceva un sinistro stradale, avvalendosi del fatto di essere il nipote del boss. Una violenza che non aveva sortito effetto. Tanto che si e’ giunto al processo e alla condanna nei confronti del cinquantenne, tradotto nel carcere di Bellizzi Irpino.
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