Milano – Prodi ‘incorona’ Veltroni: “Abbi cura del Pd”

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Partito Democratico: è il giorno di Walter Veltroni. 2800 delegati alla Fiera di Milano per ‘incoronare’ la guida della nuova formazione politica. “Dopo 12 anni possiamo chiamarci così. ‘Democratici’. Voi siete testimoni di un grande progetto, siete le pietre angolari di un edificio che coinvolgerà milioni di persone”. Ha esordito così il premier Romano Prodi davanti a una sala gremita di gente che ha visto alternarsi gli interventi dei capigruppo di Camera e Senato Dario Franceschini e Anna Finocchiaro e i tre coordinatori del Pd Maurizio Migliavacca, Antonello Soro e Mario Baldi. Trascinato da applausi scroscianti ha preso la parola il premier e presidente del Pd Romano Prodi che nel suo intervento introduttivo non ha mancato di rivolgere un saluto al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, “…sicuro e sereno garante delle nostre istituzioni”. In prima fila Pierluigi Bersani, Franco Marini, Rosy Bindi, Enrico Letta, Massimo D’Alema, Luigi Nicolais, Cesare Damiano e Giuseppe Fioroni. Presenti anche Rutelli e Fassino. Standing ovation invece per la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Ingresso trionfale per Walter Veltroni, accolto dalle note di ‘Wonderful World’ suonata dai Ramones. Definendo il Pd “una risposta all’antipolitica”, Prodi ha invitato alla responsabilità e al rispetto delle regole: “Solo così la buona politica può generare frutti di progresso”. “Non sono qui per sopravvivere, ma per il rilancio che gli italiani si attendono e si meritano e che avranno. Sono qui e resto qui per esercitare una responsabilità etica e politica – ha detto il premier -. Da mesi si agitano serpenti di mare che prospettano fumosi scenari post-Prodi, a questi preferisco avversari trasparenti, anche quelli che da mesi promettono spallate con l’unico risultato che ormai si stanno slogando entrambe le spalle. Il mio orizzonte temporale è la fine della legislatura”. Prodi ha anche coniato una nuova sigla: il ‘Tep’, Tutto Eccetto Prodi, che mette insieme secondo il premier tutti coloro che preferirebbero qualsiasi altra cosa pur di mettere in crisi il governo. Alla fine del suo intervento Prodi ha proclamato Walter Veltroni segretario del Partito democratico. Una standing ovation sulle note di ‘Mi fido di te’ di Jovanotti ha accompagnato l’ufficializzazione del sindaco di Roma a leader del Pd. Subito dopo il neosegretario è salito sul palco e ha abbracciato Prodi, che gli ha rivolto un invito: “Walter, abbi cura del Partito Democratico”. Dal canto suo, il neosegretario ha ribadito ancora una volta l’appoggio al governo Prodi. “In un anno e mezzo – ha affermato Veltroni – il governo ha ottenuto risultati importanti, come la riduzione del debito, le liberalizzazioni, il recupero di credibilità sul piano internazionale e un accordo sul welfare su cui il giudizio più eloquente è stato espresso da 5 milioni di lavoratori. Fare cadere il governo Prodi e andare a votare con questa legge – ha detto il segretario – sarebbe un atto irresponsabile”. E sul futuro precisa: “Nella prossima legislatura ci presenteremo con un programma chiaro e se otterrà il consenso di altre forze bene, altrimenti il Pd coltiverà la sua vocazione maggioritaria fino in fondo”. “La destra ha governato il Paese per sette di questi ultimi tredici anni. Il leader dell’opposizione si è candidato alla presidenza del Consiglio già quattro volte, la prossima sarebbe la quinta e questo non succede in nessun paese del mondo. Sette anni di governo – ha dichiarato Veltroni – non sono un giorno. Con lo stesso numero di anni molte città italiane sono cambiate profondamente”. “Il Pd non sara’ la proiezione del leader o un partito leaderistico” ha dichiarato. “Io sono consapevole – conclude – che non si guida una comunità come questa in solitudine, ma in rapporto costante con tutti coloro che vogliono partecipare a questo percorso”. Dario Franceschini vicesegretario e Mauro Agostini tesoriere. E’ quanto ha proposto Walter Veltroni, nell’intervento che ha chiuso l’Assemblea costituente del Partito democratico, ai delegati riuniti a Milano, che hanno votato il dispositivo proposto dal neosegretario.

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