Avellino – “E’ iniziata l’emergenza”. E’ la lapidaria ma significativa dichiarazione rilasciata dal segretario della Cisl Michele Caso dopo il lungo ed approfondito sopralluogo al Cdr di Pianodardine. Un’affermazione che purtroppo dà valore alle dichiarazioni dell’assessore comunale all’Ambiente: insomma, il ‘profeta’ Spina aveva visto giusto … in un’intervista da noi pubblicata mercoledì l’assessore comunale all’Ambiente aveva così dichiarato: “Siamo di fronte alla possibilità di una crisi mai vista prima in tutto il territorio della Campania e non nascondo la mia preoccupazione. Ciò che si sta registrando in questi giorni non è la conseguenza di un fermo temporaneo degli impianti dovuto a qualche provvedimento della Magistratura o altro. Il vero problema va cercato altrove”. Intanto dall’Avellino Servizi Ambientali S.p.A. la nota ufficiale sulla raccolta dell’immondizia: “Ancora ritardi nei servizi di raccolta rifiuti: continua l’emergenza a seguito del blocco dei conferimenti al Cdr di Pianodardine. L’Asa S.p.A. ha ricevuto comunicazione che non sarà possibile effettuare alcun conferimento presso il Cdr e pertanto non verrà effettuata alcuna raccolta nei comuni serviti. Rimane ancora inevasa la richiesta di conoscere i tempi entro i quali il Cdr di Pianodardine riprenderà il normale regime, accogliendo esclusivamente i mezzi dell’Asa S.p.A., e consentendo di ripristinare il regolare servizio”. Dunque, l’attuale situazione è destinata solo a peggiorare. Se nei giorni scorsi, infatti, era possibile procedere ad una raccolta stentata, ovvero a ‘macchia di leopardo’ come definita dalla stessa Asa, oggi è tutto bloccato. File di mezzi davanti a Cdr, camionisti in protesta e nessun compattatore ha potuto varcare i cancelli dell’impianto di Pianodardine. Rimane ancora senza risposta la richiesta di conoscere i tempi entro i quali il Cdr di riprenderà il normale regime: un ‘giallo’ che deve essere risolto nel più breve tempo possibile per scongiurare l’emergenza visto che il caso è esploso anche quale conseguenza della chiusura degli impianti di Santa Maria la Fossa, Giugliano e Tufino. L’invito agli utenti, come già fatto in occasione di altre emergenze, è di “…ridurre al massimo la produzione di rifiuti, privilegiando la raccolta differenziata ed il conferimento dei materiali nelle campane per il vetro, la carta e la plastica. L’Asa S.p.A. garantirà il massimo impegno di uomini ed il massimo impiego di mezzi disponibili per limitare i disagi che si verificheranno nelle prossime ore”. Intanto Caso precisa: “La situazione è ormai irreversibile. Non sono drastico ma realista in quanto finchè il Cdr di Pianodardine non sarà sgombrato nessun compattatore potrà varcare i cancelli dell’impianto. Nel frattempo, per non rischiare di vedere l’immondizia sparsa per le strade si dovrà per forza individuare un’area dove allestire l’isola di stoccaggio”. In merito l’assessore Spina ha già evidenziato che il Comune di Avellino non avrebbe le risorse economiche per predisporre a ‘Campo Genova’, che ritorna alla ribalta della cronaca ogni qualvolta esplode il ‘caso rifiuti’, il sito. Insomma, la conclusione a questo punto sembrerebbe essere una sola: la città sarà ‘invasa’ dai rifiuti. (di Emiliana Bolino)
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