Avellino/Mercogliano – “Siamo ai piedi di Pilato”. E’ l’esclamazione di Michele Caso della Cisl sul ‘caso rifiuti’. Se il centro cittadino è stato ripulito dai cassonetti stracolmi di immondizia, diversa è la situazione purtroppo nelle periferie. Solo questa mattina gli addetti dell’Asa hanno potuto cominciare a raccogliere i sacchetti dei rifiuti sparsi lungo i marciapiedi e davanti ai cassonetti di Rione Parco e delle aree limitrofe. A San Tommaso e a Rione Mazzini sono ancora evidenti le tracce di rifiuti come anche a Borgo Ferrovia e a Rione Valle: insomma le periferie della città capoluogo pagano sempre il ‘prezzo’ più alto. Ma oggi sul caso rifiuti interviene anche il dirigente Giuseppe Pescatore dell’Ufficio Tecnico del Comune di Mercogliano. In una nota, indirizzata al Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Campania Corrado Catenacci, e per conoscenza ai Presidenti dell’Ente Provincia Alberta De Simone, del Co.Sma.Ri. Av1 Raffaele Spagnuolo, dell’Asa Angelo Romano e al Prefetto Costantino Ippolito, denuncia il rallentamento del servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti solidi urbani. “Da circa venti giorni la raccolta non viene effettuata con regolarità da parte dell’Asa. Una situazione che ha determinato una precaria situazione dal punto di vista igienico-sanitario sull’intero territorio comunale. Una criticità che si accentua con le alte temperature del periodo”. Come spiega Pescatore, “…la mancata raccolta ha comportato che in numerose località si sono accumulati notevoli quantitativi di rifiuti che vengono stimati, a livello quantitativo, tra le 60 e le 70 tonnellate. Come chiarito in più occasioni dalla stessa Asa, il disservizio è da imputare ai pesanti ritardi connessi alle operazioni di conferimento presso il Cdr da parte degli automezzi ed in alcuni casi l’Asa ha denunciato l’impossibilità di effettuare il conferimento presso l’impianto di Pianodardine”. Dello stesso parere e con cognizione di causa è Michele Caso della Cisl che rivolge un appello a Catenacci: “Basta con il dare la priorità a quei compattatori carichi di rifiuti provenienti dalle altre province campane. E’ possibile mai che l’immondizia del beneventano o del napoletano venga regolarmente sversata al Cdr di Pianodardine mentre i rifiuti prodotti dalla città capoluogo e dai Comuni assoggettati all’Asa devono attendere giorni e giorni in coda davanti ai cancelli dell’impianto prima di ‘liberarsi’ del carico? Mi sembra un’ingiustizia, una presa di posizione assurda ed inaccettabile ed è per questo che si necessita di un immediato intervento del Commissariato per l’Emergenza Rifiuti”.
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