“Mercogliano ricordi il professore Mario Santangelo”: la lettera aperta dell’ex sindaco Alessandro Criscitiello

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Alessandro Criscitiello, ex sindaco di Mercogliano.

Il tutto nasce il 29 luglio scorso quando il sindaco D’Alessio, nella sala consiliare del Comune di Mercogliano, consegna la cittadinanza onoraria al professore Michele Santangelo, figlio del professore Mario, a cui fu conferita dal consiglio comunale all’unanimità quando era ancora in vita. Dopo il suo intervento, il sindaco mi invitò a prendere la parola sapendo che ero stato un amico del professore, oggi anche di suo figlio.

Nel mio breve intervento, oltre a ricordare il professore quale chirurgo, mi soffermai soprattutto sul forte legame che lo ha sempre unito alla nostra cittadina. Pertanto, ritenendo che la sola cittadinanza onoraria non fosse sufficiente a ripagarlo dell’affetto che ha sempre avuto nei nostri confronti, proposi che gli fosse dedicata una strada di Mercogliano.

Essendo passati alcuni mesi dalla mia richiesta senza che niente fosse ancora avvenuto, insieme ad un gruppo di amici cambiammo obiettivo e ne pensammo uno più prestigioso: l’intitolazione del “Centro Ricerche Oncologiche di Mercogliano”. Il professore Santangelo, quando era commissario dell’ospedale “Pascale” di Napoli – insieme agli irpini Enzo De Luca e Fiorentino Lo Vuolo – si oppose con fermezza allo strapotere partenopeo che voleva ubicare la struttura nel capoluogo di regione. Con la sua testardaggine, Mario Santangelo vinse la sua battaglia ed il Centro venne definitivamente destinato al nostro territorio.

Pertanto, per portare a termine tale iniziativa, invitai molti cittadini di Mercogliano a far parte di un Comitato che mi affiancasse in questa operazione. La risposta fu entusiastica, ma dopo qualche settimana venni a conoscenza che il “Crom” aveva già la sua intitolazione: “Fiorentino Lo Vuolo”. Appresa tale notizia, subito mi attivai e chiesi alla famiglia Lo Vuolo la delibera dell’ente preposto. Non avendo avuto nessuna risposta, mi informai presso gli enti interessati se ci fosse mai stato un provvedimento del genere. Ebbi risposte negative. L’unico documento ad oggetto provvedimento per il funzionamento del “Crom”, redatto dai rappresentanti dell’amministrazione provinciale di Avellino, è privo dei nominativi dei partecipanti a questa riunione, del protocollo ma, soprattutto, non c’è stato nessun atto consequenziale degli enti preposti. Soltanto all’ultimo comma dell’articolo primo recitava: (“il Crom alla memoria del dott Fiorentino Lo Vuolo”) pertanto la struttura sarà denominata “Crom – Fiorentino Lo Vuolo” e, da quel momento, tutti gli atti ufficiali del Centro sono stati sempre emanati con la dicitura “Crom – Fiorentino Lo Vuolo”.

Lo Vuolo era un dirigente dello Stato preparato e competente e mio amico di gioventù. Ma l’atto era palesemente illegale.

Venendosi a creare tale situazione, il sindaco D’Alessio decise di cambiare la sua iniziale posizione e di assumere un ruolo super partes, mentre i responsabili del Comitato decisero di continuare, poiché gli ultimi accadimenti che ho descritto, stavano creando un clima molto acceso. Chiesi alla famiglia Santangelo cosa intendesse fare, anche alla luce degli ultimi fatti. Pertanto, mi proposi il compito di mediare e la famiglia Santangelo, anch’essa molto legata a Mercogliano, due giorni fa mi comunicò la propria decisione per porre fine alle polemiche che si erano innescate.

Tale proposta l’ho comunicata al sindaco in un incontro privato, sperando che venga accolta.

La famiglia Santangelo rinuncia all’intitolazione del Crom ed esprime il desiderio, contando sulla sensibilità del sindaco e dell’amministrazione, che sia intitolata l’attuale via “Corso Garibaldi” alla memoria del prof Mario Santangelo.

Il mio compito è terminato, avendo la coscienza di aver agito nell’interesse collettivo, e con la certezza che il sindaco e la famiglia Santangelo troveranno un’intesa che soddisfi tutti.