Mercogliano – Per il terzo anno consecutivo Canto Libero dei Tammorrari del Vesuvio si rivela quello che più di tutti tocca i cuori di quanti, anno dopo anno, si lasciano incantare da questo spettacolo della tradizione che è cultura e speranza, che diviene racconto e sogno per un mondo che è il mondo degli uomini, degli umili e dei potenti ma che tutti insieme sono l’universo che si abita e che si costruisce ogni giorno. Da quando Canto Libero è stato presentato al pubblico per la prima volta, nel Natale del 2006, lo spettacolo si è di volta in volta rinnovato e rigenerato ma resta come unico denominatore il fatto che il Maestro Carotenuto riesce sempre a trasmettere al suo pubblico emozioni forti perché vengono direttamente dal cuore. Tante le date previste in tutta la regione per questi ultimi giorni dell’anno, tante le chiese e le cattedrali che godranno di uno degli spettacoli più applauditi in assoluto, dove la bravura e la maestria si fondono con la passione e con la speranza ma soprattutto con la voglia di lanciare un messaggio che sia sì di pace e di speranza ma che guardi anche ai problemi più vicini a noi.
Canto Libero racconta e denuncia, narra e scuote le coscienze, contro l’odio dei popoli ma anche contro una quotidianità pericolosa che si chiama alcool e droga o ancora che scoppia tra le mani di bambini e adulti durante queste giornate di fine anno, quando la gioia e l’allegria possono trasformarsi in pericolo e dolore. Con un modo tutto suo di raccontare, con una verve particolarissima che difficilmente trova uguali, con il sorriso e la passione che lo contraddistinguono da sempre Carotenuto diviene il pifferaio magico di uno spettacolo che riesce a condurre quanti lo seguono in un mondo che è un viaggio a ritroso nel tempo ma anche e soprattutto un monito e una speranza per un domani che arricchisca gli uomini nei sentimenti e nella predisposizione verso il prossimo. In maniera pacata e spesso scherzosa ma senza mai perdere di vista il senso e la misura del dire i Tammorrari toccano l’anima di quanti li seguono in questo lungo tour natalizio in cui i momenti importanti sono scanditi dal tonfo di un tamburo a cornice o dallo stridere della ciaramella.
Successo garantito grazie alla bravura dei Maestri Tammorrari, musicisti di prim’ordine: Antonio Mancuso ai fiati, Giovanni Vicidomini e le sue chitarre, Gianmarco Volpe eccellente al violino Catello Gargiulo alla fisarmonica e Giovanni Palomba alle percussioni. A fare da cornice alla tela melodica le due voci, voci tra le più grandi, diverse e assolutamente vincenti, quella storica oramai di Simone Carotenuto che è la tradizione in Campania e quella nuovissima e speciale di Pina Ascione tra le più promettenti del panorama musicale tradizionale. Domani Canto Libero dei Tammorrari del Vesuvio apriranno il tour irpino a Mercogliano, concerto organizzato dalla suore benedettine di Montevergine, il 27 dicembre saranno presso la Chiesa Madre SS Filippo e Giacomo a Ospedaletto d’Alpinolo e il 28 dicembre chiuderanno presso la Chiesa Madre SS Pietro e Paolo, Capocastello di Mercogliano.
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