Mercato – Avellino, occhi su un baby del Milan. Biraschi: il retroscena

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Avellino – Il mercato non dorme mai. Ne sanno qualcosa in casa Avellino dove l’opera di allestimento della rosa parte tradizionalmente da lontano. Affari fiutati, poi approcciati ed infine ratificati non appena si sono spalancate le finestre di calciomercato. Il copione non è mutato neanche in vista della prossima stagione con il club biancoverde a tessere la tela delle trattative. E’ il caso di Milan Nitriansky e Davide Biraschi – operazioni già chiuse – e di Isaac Donkor, per il quale i negoziati con l’Inter ed il procuratore Patrick Bastianelli sono a buon punto.

Il retroscena. In realtà le basi per l’acquisizione a parametro zero di Biraschi sono state gettate la scorsa estate, ad agosto. La Virtus Entella era forte sul centrale difensivo classe ’94 con un’offerta al Grosseto di 150mila euro per il cartellino. La chiamata in Under 20 da parte di Alberigo Evani portò i maremmani a rilanciare a 200mila, ma a quel punto irruppe l’Avellino con un triennale da 100mila euro complessivi a partire dalla stagione 2015/2016, congelato di recente.

Tentazione rossonera. In ottica centrocampo, la dirigenza biancoverde sul proprio taccuino ha annotato il nome di Alessandro Mastalli. Il classe ’96 gioca nella Primavera del Milan che ha intenzione di cederlo in prestito la prossima estate per farlo maturare. L’Avellino ha chiesto informazioni al club rossonero per un centrocampista di prospettiva, in possesso già di validi mezzi fisici e tecnici. Mastalli infatti abbina i piedi buoni alla quantità. Il presidente Walter Taccone sfrutterà gli ottimi rapporti con l’ad rossonero Adriano Galliani per ottenere il gioiellino della formazione di Cristian Brocchi.

Nodo Ely. Il difensore italo-brasiliano, proiettato verso le Olimpiadi di Rio de Janeiro con la selezione Under 23 di Alexandre Gallo, ha firmato la scorsa estate un accordo di un anno con l’Avellino direttamente dalla scuderia Raiola che lo ha prelevato dal Milan. Il cartellino pertanto appartiene a Mino Raiola che in ogni caso ha concesso alla società biancoverde un diritto di riscatto la cui cifra è proporzionata alla categoria di appartenenza dello stesso club irpino nella prossima stagione (naturalmente più alta in caso di permanenza in Serie B). Un investimento ragguardevole, un nodo che patron Taccone scioglierà nel futuro prossimo, tenendo presente la forte ascesa a livello internazionale del centrale difensivo classe ’93, a fine mese impegnato in Nazionale al fianco di un calciatore del calibro di Felipe Anderson.

 

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