Menarini taglia il lavoro: De Vizia transfer licenzia otto lavoratori

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Si riporta la nota a firma M. Caso (UILTRASPORTI AV-BN) e   L. Ambrosone (FILCAMS CGI):

Improvvisamente, con nota formale del 15 novembre 24, la società Menarini spa comunica alla società De Vizia Transfer che a far data dal 18 Novembre 24 non effettuerà più i servizi di pulizia presso lo stabilimento di Flumeri. Conseguentemente la società De vizia Transfer sospende immediatamente le otto unità lavorative impegnate nel servizio. Le Scriventi OO.SS., UIL trasporti e Filcams CGIL, trovandosi di fronte a licenziamenti annunciati, immediatamente chiedono l’intervento della Prefettura di Avellino. Prontamente e con tanta sensibilità, la Prefettura convoca un incontro, tenutosi il giorno 23 di dicembre, con le società Menarini spa e De Vizia Transfer congiuntamente alle OO.SS. senza raggiungere nessuno accordo, ma strappando un mezzo impegno alla Menarini per ricercare una soluzione che scongiurasse i licenziamenti. Contestualmente abbiamo chiesto alla De Vizia di congelare le lettere di licenziamento. Ormai è passato quasi un mese, noi non abbiamo avuto nessuna risposta. In un recente incontro tra la Menarini e le OO.SS. dei metalmeccanici, sono state avanzate proposte tese a scongiurare di perdere posti di lavoro, ma senza nessun risultato.

Se la Menarini conferisce detto servizio ad altra società, la nuova società ha l’obbligo di assumere il personale già impegnato precedentemente.

Se invece la Menarini intende internalizzare il servizio di pulizia, tralasciando la questione relativa alle mansioni, ragionevolmente non può prescindere dal tener presente il personale che già svolgeva detto servizio.

Siamo tutti consapevoli che la Menarini è alle prese con un piano produttivo per rilanciare lo stabilimento di Valle Ufita, ma non è affatto corretto sbandierare nuove assunzioni, quando poi dall’altro versante si producono licenziamenti. Non ci devono essere saldi negativi sul piano occupazionale, altrimenti ne va della credibilità aziendale.

Di fronte a queste forti contraddizioni, e con il rischio concreto di perdere otto posti di lavoro, a partire dalla prossima settimana organizzeremo manifestazioni di protesta davanti ai cancelli della Menarini.