Avellino – Prosegue l’annosa disputa tra il segretario generale della Cisl irpina, Mario Melchionna, e il numero uno dell’Ato, Tonino Festa, sull’affidamento del servizio idrico integrato. Di seguito il nuovo intervnto di Melchionna.
“Alla fine, il Presidente dell’ATO è venuto allo scoperto. Prendiamo atto con grande rammarico, che dalla riunione dell’ATO con i Sindaci tenutasi lo scorso 21 luglio è emerso con chiarezza, dalle dichiarazioni del Presidente, che l’ATO non ha nessuna intenzione di affidare il Servizio Idrico Integrato all’Alto Calore Servizi. Nulla di personale nei riguardi dell’amico Festa, però le sue affermazioni, sulla presunta mancanza di requisiti da parte dell’ACS (i cui vertici continuano a sostenere il contrario e cioè di avere i requisiti) per poter ottenere l’affidamento e la volontà a tutti i costi da parte dell’ATO di attendere altri mesi per dare la possibilità ad altre Società di organizzarsi e quindi di ottenere l’affidamento del servizio idrico è la strada che porta unicamente alla privatizzazione dell’acqua in Irpinia e tutto ciò ci indigna. Non si capisce perché l’ATO continua ad avere un atteggiamento così soft nei confronti di altre Società che, probabilmente, non vogliono l’affidamento del Servizio Idrico, non solo perché non hanno i requisiti di legge, ma soprattutto perché le richieste dell’ATO sono inammissibili! I fatti dimostrano che il Presidente e i suoi colleghi darebbero l’affidamento dell’acqua a tutti, anche ad aziende non italiane, purché non sia l’Alto Calore Servizi. Il sospetto è che non si dia l’affidamento all’ACS perché la politica non riesce a spartirsi le poltrone nel Consiglio di Amministrazione. Se questo fosse vero, sarebbe una grande vergogna per la politica irpina e per chi la rappresenta, soprattutto perché a farne le spese sono cittadini e un bene comune così importante come l’acqua, esclusivamente per accaparrarsi quante più poltrone possibili! La Cisl si rifiuta di pensare che alla base della diatriba ci sia la lotta selvaggia per le poltrone e i benefici che derivano dalla presenza nei consigli di amministrazione. L’ATO e il suo Presidente hanno perso un’altra occasione importante per chiudere in positivo questa vicenda, nonostante il nostro accorato appello degli ultimi giorni a mettere da parte la difesa delle poltrone e di favorire invece l’affidamento del Servizio Idrico Integrato all’ACS azienda pubblica leader nel settore. Nella riunione dell’ATO del 21 luglio u.s. il Presidente Festa ha chiarito definitivamente che intende affidare il Servizio Idrico entro dicembre 2011, cioè entro il termine ultimo stabilito dalla legge e non certo da lui! Ma viene fuori con altrettanta chiarezza, che il Presidente dell’ATO, in questo modo si garantisce ulteriori 5 mesi di entrate economiche: uno schiaffo alla crisi e a chi sopravvive con 400 euro al mese in cassa integrazione! I cittadini Irpini, per decisione del Presidente dell’ATO e dei suoi colleghi, dovranno ancora pagare e fare sacrifici per mantenere in vita un Ente inutile e personaggi che hanno preso tutto quello che potevano prendere nella loro lunga e insaziabile carriera passando da una poltrona all’altra, insensibili ai veri problemi della gente. Abbiamo letto e sentito che l’ATO vuole stabilizzare i 5 lavoratori precari dell’Ente, con i soldi delle indennità rifiutate dai componenti del Consiglio di Amministrazione, per un importo di circa 160mila euro. Ci chiediamo come mai si accorgono solo ora, dopo tanti anni di colpevole silenzio, che esistono 5 lavoratori precari? Potevano risparmiarsela! Con circa 160milaeuro si riesce a garantire un mese di stipendio e contributi per i 5 lavoratori, altro che stabilizzazione. Probabilmente, se si facessero meno consulenze d’oro, si risparmierebbe molto di più. Questi lavoratori precari, la cui stabilizzazione è pienamente condivisa dalla Cisl e ai quali porgiamo tutta la nostra stima e solidarietà , sono stati offesi ancora una volta da chi non ha mai conosciuto la precarietà e che pur di apparire come difensore dei deboli, calpesta la dignità di chi lavora con serietà e professionalità. Dopo lo scioglimento dell’ATO quale sarà il futuro di questi lavoratori e della loro stabilizzazione? Se l’ATO volesse realmente preoccuparsi dei lavoratori del settore, dovrebbe cominciare a pensare come mantenere i posti di lavoro degli oltre 400 lavoratori dell’Alto Calore Servizi, che grazie alla inefficacia dell’azione dell’ATO, vivono ogni giorno con grande preoccupazione per il loro futuro occupazionale e attendono con tanta pazienza che il “funzionario di turno” abbia un po’ di compassione per loro, che hanno sempre e solo lavorato con passione e onestà. Martedì 26 luglio il Presidente dell’ACS Dott. D’Ercole ha convocato la riunione richiesta dalle Organizzazioni Sindacali Confederali, dalle Federazioni di categoria e dalla Rsu per discutere l’affidamento del Servizio Idrico Integrato. Ascolteremo con attenzione quanto ci sarà comunicato dai vertici dell’ACS e valuteremo come procedere nella nostra battaglia per la giustizia, per la garanzia della gestione dell’acqua pubblica e per il mantenimento dei livelli occupazionali. Siamo ancora in attesa che l’ATO convochi la riunione con le OO.SS. e l’ACS, unico sistema per poter assistere ad un confronto tra il Presidente dell’ ATO e il Presidente dell’ACS!