Non poteva mancare il comunicato dell’Amministratore Unico dei lupi Massimo Pugliese sulla protesta dei tifosi biancoverdi. Il numero uno del sodalizio biancoverde con una lunga nota ed un prospetto risponde alle critiche: “Dopo la manifestazione andata in scena oggi tra le strade cittadine a cui ha partecipato, nonostante gli inviti rivolti da diversi giorni a tutti gli irpini, neanche lo 0,5% della popolazione della Provincia di Avellino nonostante si siano aggiunti tanti curiosi, voglio ricordare a questi contestatori che forse è meglio che gli stessi passino a seguire altri sport, visto che il rimanente 99,5% ha partecipato a questa manifestazione. A mio modo di vedere, la partecipazione è stata alquanto deludente in quanto mi auguravo un incitamento maggiore verso chi volesse subentrare alla guida dell’U.S. Avellino.
Tra questi contestatori si aggirava anche un attuale consigliere comunale di minoranza che, anni fa, sedendo tra i tavoli della maggioranza, ha lasciato ricordo di sé solo per aver consentito ad un costruttore amico il cambio di destinazione d’uso, rendendolo abitativo, di un complesso immobiliare già in precedenza realizzato.
Questi pseudo-tifosi, che probabilmente non hanno trovato quello che cercavano in questa proprietà, contestano fatti inequivocabili secondo i quali, nell’ultimo ventennio, l’attuale proprietà è quella che ha raggiunto i migliori risultati ed ha garantito meglio rispetto alle altre le sorti dell’U.S. Avellino ottenendo anche migliori risultati; sorti che sicuramente non sono legate all’elargizione di denaro pubblico da parte di società come l’Air – Autotrasporti Irpini, ma solo all’esclusivo impegno della proprietà.
Per chiarezza, anche se non occorre dimostrare niente all’oltre 99,5% della popolazione irpina, popolazione da me stimata, negli ultimi 20 anni si può notare, dalla tabella seguente, l’andamento dell’U.S. Avellino sotto le relative gestioni:
Gestione Tanzi/Bonatti: rileva la squadra in Serie B e la cede in Serie C:
1988-89: 7° in Serie B.
1989-90: 12° in Serie B.
1990-91: 13° in Serie B.
1991-92: 20° in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
1992-93: 6° nel girone B di Serie C1.
1993-94: 9° nel girone B di Serie C1.
Gestione Sibilia che rileva la squadra in Serie C e la cede in Serie C:
1994-95: 2° nel girone B di Serie C1, vince i playoff contro il Gualdo. Promosso in Serie B.
1995-96: 18° in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
1996-97: 12° nel girone B di Serie C1.
1997-98: 7° nel girone B di Serie C1.
1998-99: 9° nel girone B di Serie C1.
1999-2000: 9° nel girone B di Serie C1.
Gestione Sportinvest/Casillo che rileva la squadra in Serie C e la cede in Serie C:
2000-01: 4° nel girone B di Serie C1. (Parte del campionato vedeva la presenza dell’attuale proprietà nella compagine sociale).
2001-02: 7° nel girone B di Serie C1.
2002-03: 1° nel girone B di Serie C1. Promosso in Serie B.
2003-04: 23° in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
Gestione dell’attuale proprietà: rileva la squadra in serie C ed attualmente milita in serie B:
2004-05: 2° nel girone B di Serie C1, vince i playoff contro il Napoli. Promosso in Serie B.
2005-06: 19° in Serie B. Retrocesso in Serie C1.
2006-07: 2° nel girone B di Serie C1, vince i playoff contro il Foggia. Promosso in Serie B.
2007-08: 19° in Serie B. Riammesso in Serie B.
2008-09 – in Serie B. Campionato attualmente in corso.
Alla luce di questo schema penso che solo chi non vuole leggere, o meglio ancora non sa leggere, può dire che questa proprietà non ha fatto il bene dell’Avellino, anzi voglio ricordare che, quando questa proprietà ha rilevato l’U.S. Avellino nella stagione sportiva 2004/05, lo ha fatto in concomitanza con il cambio delle regole sportive che hanno imposto l’obbligatorietà, ai fini dell’iscrizione al campionato, del pagamento di tutte le imposte mentre in precedenza queste erano considerate un optional. Infatti, da qual momento, abbiamo visto scomparire tre blasonate squadre campane come il Napoli, il Benevento e la Salernitana mentre l’Avellino, solo ed esclusivamente per l’impegno di questa proprietà, si è iscritto tranquillamente a tutti i campionati, nonostante, l’aver ereditato una debitoria elevatissima al pari delle altre tre squadre campane. Queste parole solo per chiarezza e solo per rispetto dell’oltre 99,5% della popolazione irpina che, a differenza della sparuta minoranza che, manovrata ad arte, contesta questa proprietà, segue con passione le sorti dell’U.S. Avellino e non si augura il male dell’U.S. Avellino e a cui va un grazie di cuore.
Da questo momento in poi, in ogni caso, in virtù di tutto quello che si sta subendo da oltre cinque anni questa proprietà non si impegnerà ulteriormente come ha fatto in questi anni per garantire un futuro roseo alla società ma gestirà la stessa effettuando uscite finanziarie non superiori delle entrate.
Questo vorrà dire che non ci sarà alcun fallimento (diversamente da come qualche gufo si augura) ma, per la felicità di questi giovani contestatori, (che alzavano la voce nei confronti di questa proprietà anche quando si primeggiava nei campionati) capeggiati da chi in passato, quando contestava precedenti proprietà, era costretto a dormire la notte in macchina davanti al proprio locale commerciale per paura di ritorsioni, queste contestazioni porteranno al disimpegno totale questa proprietà e di conseguenza, molto probabilmente, nel centenario del 2012 la gloriosa squadra dell’U.S. Avellino militerà in qualche campionato di Interregionale”.
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