Maschere di carnevale e armi in pugno per la rapina: arrestato un minorenne

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Polizia

MERCOGLIANO- Nella banda dei rapinatori con la maschera da carnevale c’era anche un minorenne. All’esito degli sviluppi delle attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli ed avviate in seguito all’identificazione di uno degli autori del tentativo di rapina, personale della Squadra Mobile di Avellino ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di Misura cautelare in Carcere, nei confronti del minorenne residente a Napoli. In particolare, nella mattinata del 22 ottobre 2024, alcuni soggetti completamente travisati da maschere di carnevale, ed armati, irrompevano all’interno di una gioielleria di Mercogliano, minacciando l’addetta alla vendita. Il tentativo di rapina, però, risultava vano per la reazione di un passante e i malviventi desistevano nell’intento, allontanandosi a bordo di un’autovettura di colore scuro.

Nell’immediatezza, gli agenti intervenuti procedevano ad un accurato sopralluogo al fine di acquisire elementi utili alle indagini. In seguito, era individuata una complice che era riuscita, poco prima, a farsi aprire la porta d’ingresso fingendosi interessata ad un acquisto. In una nota il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per I Minorenni Patrizia Imperato ha sottolineato come: “la meticolosa attività investigativa consentiva di ricostruire le fasi della tentata rapina e degli atti preparatori alla stessa.
Le risultanze di tali attività conducevano all’identificazione di alcuni degli autori del grave fatto di reato, tra cui l’odierno indagato.Il G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Napoli, condividendo le risultanze investigative di questa Procura, ha ritenuto sussistere a carico dell’indagato gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di “tentata rapina aggravata e porto abusivo di armi comuni da sparo”.

Il destinatario del provvedimento è stato così associato all’Istituto Penale per minorenni di Roma – Casal Del Marmo, ove era già detenuto per altra causa.

Le contestazioni sono allo stato provvisorie e la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini sarà accertata solo all’esito del giudizio definitivo”.