QUINDICI- Percossa anche con un manico della scopa, minacciata di morte, scaraventata contro un’anta dell’armadio e costretta a nascondere i soldi in macchina e a casa dei genitori per evitare che il suo compagno e padre di tre figli li usasse per consumare sostanze alcoliche e recarsi a Napoli. E’ l’ennesima storia di maltrattamenti in famiglia, quelli che sarebbero avvenuti purtroppo anche in presenza dei figli minori a cui Polizia e Procura della Repubblica di Avellino hanno posto fine. Il compagno violento, un quarantunenne, e’ finito in carcere. L’arresto eseguito dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Lauro, agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi, che hanno notificato al quarantunenne la misura cautelare della custodia in carcere chiesta dalla Procura e firmata dal Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio. Gli agenti del Commissariato di Ps di Lauro hanno infatti raccolto la denuncia della donna, che negli ultimi quattro mesi avrebbe subito una serie di comportamenti violenti da parte del compagno, che avrebbe avuto da alcuni anni comportamenti violenti contro le cose, lanciando suppellettili, telefonino e altro contro le pareti, ma da maggio avrebbe anche iniziato ad assumere comportamenti violenti contro la donna, tanto che la stessa era stata costretta in varie occasioni a trovare rifugio presso i suoi familiari. Messaggi, minacce, anche quella di morte “ti devo mettere in una bara…” rivolte insieme ad insulti di ogni tipo alla parte offesa, in particolare dopo che questa, quando ormai la situazione familiare era diventata più grave e violenta, aveva deciso di rompere la relazione. Una scelta che il quarantunenne non aveva accettato, tentando più volte di tornare a casa e inviando messaggi di minaccia alla donna, in una delle ultime vicende, a fine agosto, anche danneggiando la sua vettura. L’indagato ora dovrà chiarire le accuse a suo carico davanti al Gip nell’ interrogatorio di garanzia.

