Macellaio seguito e fotografato. Assolti la moglie e l’amico

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di AnFan – Una coppia di amici (uomo e donna) di Montoro è stata assolta dall’accusa di concorso in interferenze illecite nella vita privata. La donna avrebbe chiesto all’amico di seguire il marito (un macellaio) e scattargli delle foto per questioni legate a una causa di divorzio in corso. Questa la ricostruzione dell’accusa.

Il macellaio sosteneva di essere stato pedinato e di aver subito conseguenze psicologiche rilevanti rispetto a questa situazione. L’avvocato dei due imputati, Claudio Frongillo, citando la Cassazione, ha evidenziato come il principio del 624-bis sia applicabile ai luoghi di lavoro solo in presenze di caratteristiche proprie dell’abitazione.

Le foto potevano essere scattate, questa la ricostruzione del legale, perché si era in un luogo pubblico nei pressi del bancone accessibile ai clienti. La decisione del giudice gli ha dato ragione.