M5S, Capozzi alle Partecipate: “Troppi danni da Mancino e De Mita”. Ciampi bacchetta Cipriano

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Marco Imbimbo – Un super-esperto alle Partecipate. La consulenza di una persona preparata su un argomento delicato. Vincenzo Ciampi, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, presenta il nuovo nome della sua futura squadra di governo: Fiorina Capozzi. Non un assessore a tutti gli effetti, ma un consulente che fornirà la sua prestazione, gratuitamente, per il «bene delle mia città», spiega Capozzi.

La presentazione è avvenuta al Viva Hotel, in un incontro pubblico a cui hanno partecipato anche i parlamentari, Michele Gubitosa, Carlo Sibilia e Elio Landutti, oltre all’avvocato Giorgio Fontana che ha illustrato, da un punto di vista amministrativo, cosa sono le società partecipate.

Capozzi, esperta di economia e giornalista, ha lasciato Avellino da giovane, per emigrare al pari di tanti altri ragazzi «per colpa della Democrazia Cristiana – denuncia. Inizialmente, pensavo fossi io inadeguata a trovare lavoro nella mia terra, poi facendo esperienza altrove, ho capito che era colpa di chi oggi, a 80 o 90 anni, e vuole continuare a comandare». La sua formazione è avvenuta a Milano, per poi passare a lavorare nelle principali testate italiane, occupandosi di economica.

Nonostante la distanza, «mi sono spesso interessata ai conti del Comune di Avellino», spiega. Conosce, dunque, molto bene le vicende che hanno riguardato il Teatro, l’Acs, l’Alto Calore, ma anche i debiti fuori bilancio prodotti dall’ente a causa delle sue partecipate o controllate.  Tutte situazioni in cui mettere ordine. «Il teatro può rappresentare una grande occasione culturale per la città. Si trova in un posto strategico e facilmente raggiungibile da Napoli e Salerno». L’Acs, per Capozzi, rappresenta un paradosso: «Ad Avellino i parcheggi costano quanto nelle capitali europee, ma la società che li gestisce si trova con dei buchi a bilancio». Mentre quanto accaduto all’Alto Calore rappresenta «la ciliegina sulla torta. Rischiamo di farci togliere dalla Puglia il bene più prezioso sulla terra: l’acqua». Quanto accaduto finora nelle partecipate, ma anche nella politica in generale, ha, secondo Capozzi, dei responsabili noti: «Mancino e De Mita – tuona. Hanno evitato la formazione di una classe dirigente adeguata a gestire le risorse, ipotecando il nostro futuro».

Il 10 giugno rappresenta un crocevia importantissimo per gli avellinesi, perché hanno la possibilità di decidere come vogliono il proprio futuro: «Possiamo continuare a dare credito a chi non ha nulla da offrirci, oppure riorganizzarci e mettere a frutto quello che abbiamo. I 5 Stelle rappresentano un’opportunità di cambiamento e avremo anche un governo con cui interloquire».

Un cambiamento che deve passare per una rivoluzione d’approccio da parte dei cittadini verso le elezioni, come sottolinea Michele Gubitosa: «Non si può continuare a votare per l’amico se poi non ha le competenze, perché stiamo parlando di amministrare una città. Nessuno manderebbe mai una persona a pilotare un aereo solo perché è un amico». Lo stesso Gubitosa sottolinea: «Qualche candidato ci scimmiotta, ma si tratta dei soliti trasformisti».

Carlo Sibilia ha ricordato quanto accaduto all’Acs, con l’inchiesta della Procura che ha evidenziato le spese private sostenute, però, con carte di credito della società. «Inoltre – spiega Sibilia – si parla anche di cooperative fittiziamente create per piazzare parenti e amici, causando un appesantimento nelle casse della società che chiedeva ulteriormente soldi al Comune per pagare i debiti». Con Ciampi sindaco cambierà tutto anche nella gestione delle partecipate, come sottolinea Sibilia: «Mettiamo in campo professionalità di alta qualità per rendere migliore Avellino».

Il nome di Capozzi, segue quello già annunciato di Gianluca Forgione come assessore al Bilancio, con la squadra di Ciampi che comincia a prendere forma. «Il fallimento dell’amministrazione Foti sta nel fallimento delle partecipate, dall’Alto Calore all’Acs e teatro – denuncia il candidato sindaco. Noi ai vertici delle partecipate non metteremo politici, ma persone competenti e preparate. Le partecipate non possono rappresentare il giocattolo nelle mani dei politici per fare consenso». L’Acs ha prodotto un buco, obbligando il Comune a una ricapitalizzazione di 780 mila euro. «In pratica mettendo le mani nelle tasche dei cittadini», spiega Ciampi, mentre sul teatro punta il dito contro Luca Cipriano: «Faccio fatica ad immaginare un Comune in mano a chi non è riuscito a gestire il teatro. Non lo dico io, ma le relazioni dei tre commissari che si sono alternati per fare chiarezza sui conti. Tutti hanno sottolineato l’impossibilità di prescrivere la contabilità del teatro perché non hanno trovato le carte. Siamo all’abc della trasparenza – denuncia Ciampi. Come può gestire una città, chi non ha portato neanche la contabilità dei biglietti staccati?».

Il senatore Elio Saldutti invita tutti a non delegare più ai poteri forti che «in questa città gestiscono la cosa pubblica come ai tempi dei Borboni. Dopo quella del 4 marzo, spero che anche ad Avellino arrivi la rivoluzione delle matite contro gli interessi dei potenti. Sono finiti i tempi in bisognava levarsi il cappello davanti ai padroni».

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