Avellino 3-4-3: Pantanelli, Maietta, Mengoni, Corallo, Carbone, Conticchio (Di cecco 52’), Anastasi, Bracaletti(59’ Paonessa), Sestu, Pellicori, Kenesei (72’Matarazzo).
A disp: Gragnaniello, Stella, Sirignano,Salgado
All: Carboni
Albinoleffe 4-4-2: Marchetti, Colombo, Gervasoni, Serafini, Peluso, Gori, Cristiano, Poloni, Del Prato, Cellini(65’Bonazzi), Ruopolo(69’Ferrari).
A disp: Coser, Previtali,Garlini, Madonna, Bombardieri.
Angoli: 11 a 7 per l’Avellino
All: Giustinetti
Arbitro: Dondarini Paolo di Finale Emilia
Assistenti:Marzaloni, Conti
Quarto uomo: De Gasperi
Recupero: 2’ pt, 5’ st
Ammoniti: Colombo, Cristiano e Del Prato per l’Albinoleffe; Paonessa e Pellicori per l’Avellino
Espulsi: Mengoni (91esimo per gioco pericoloso)
Note: 5800 spettatori
Un successo per rilanciasi definitivamente. Una vittoria per la classifica ed il morale: questo cercava l’Avellino nella sfida con l’Albinoleffe, formazione che si trova nei piani nobili della graduatoria di B. I lupi contro i Seriani miravano al risultato pieno per abbandonare il solitario ultimo posto in classifica. La prova offerta a Rimini ha rilanciato una squadra che nonostante gli infortuni e le squalifiche, a parte la sciagurata prova contro il Piacenza, ha sempre lottato alla pari con tutti. La compagine di Gustinetti ha un attacco micidiale con 19 reti messe a segno in 9 incontri, ma anche una delle peggiori difese dell’intero campionato con 12 goal subiti. Una squadra che vive sì di un ottimo momento di salute, ma che di sicuro non è imbattibile. Ed i numeri ne sono la palese dimostrazione. Per l’Avellino a centrocampo ritorna Anastasi, mentre per Di Cecco solo panchina. Fuori il giovane Sirignano. Carboni si affida al 3-4-3: Pantanelli in porta, difesa con Carbone Corallo e Mengoni, Maietta, Anastasi Conticchio e Bracaletti a centrocampo, Sestu Pellicori e Kenesei in attacco. Dopo tre minuti Cellini si libera di un avversario e calcia dal limite dell’area oltre la traversa. Un minuto dopo punizione di Kenesei, la palla viene deviata in angolo dalla barriera. All’ottavo cross di Del Prato, Pantanelli non trattiene la palla che si spegne in angolo. Un minuto dopo l’Avellino va al tiro con Kenesei, bordata dal numero 19 da 35 metri e Marchetti ribatte con i pugni. Al 13′ respinta di testa della retroguardia ospite, Anastasi dalla distanza manda a lato. Al 16′ pasticcio di Corallo e Pantanelli: quest’ultimo rinvia la sfera bassa, che viene recuperata da Cellini che cede a Ruopolo, ma in uscita l’ex catanese si riscatta. Al 18′ è Kenesei a provarci con una punizione a giro, Marchetti devia in angolo. Al 19′ azione insistita di Maietta che dribbla due avversari e dal limite fa partire un tiro che fa la barba al palo. Al 21′ l’Avellino invoca due volte il rigore per fallo su Pellicori prima e Kenesei dopo ma Dondarini fa proseguire tra le proteste. Al 22′ angolo di Kenesei, Mengoni di testa manda alto. Al trentottesimo gli ospiti vanno in goal, ma l’arbitro aveva già fermato l’azione per fuorigioco. Al 41′ Kenesei se ne va in mezzo a due avversari e cede la palla a Pellicori, che vede l’accorrente Sestu: l’ex salernitano cerca di piazzare la palla all’incrocio ma l’estremo dei seriani è bravo a deviare in angolo. Dopo otto minuti dalla ripresa è Ruopolo a provarci, ma Pantanelli c’è. Al 65′ Di Cecco salva il risultato togliendo dalla porta un colpo di testa di Serafini. All’81′ il neo entrato Matarazzo si libera di un avversario e con un perfetto rasoterra sfiora il palo. All’82′ e all’85′ l’Avellino spreca due occasioni da rete con Paonessa e Pellicori: il primo su punizione manda la sfera all’incrocio, il numero uno degli ospiti è bravo a mettere in angolo, il secondo con un colpo di testa sotto misura manda la palla alta divorandosi il goal della possibile vittoria. Nel finale Pantanelli salva su Ferrari. Al 91′ i lupi restano in dieci per l’espulsione di Mengoni. Finisce 0 a 0 e l’Avellino getta un’occasione per ritrovare la vittoria, ma niente drammi. Sabato un altro duro match contro il Modena: bisogna voltare pagina per evitare il tracollo. Questa squadra ha tutti i mezzi per salvarsi, però ci vuole maggiore carattere. Il campionato è lungo e difficile ma la rimonta non è impossibile. Rialziamo la testa. (Di Sabino Giannattasio)