Avellino-Spezia è un’inedita. Biancoverdi e liguri si affronteranno per la prima volta nella loro storia. Un incontro importante per il futuro di entrambi, un match che in caso di vittoria permetterebbe ai biancoverdi di scavalcare proprio la truppa di Soda in classifica- in attesa di qualche buona notizia anche da Lecce e Rimini- impegnate sul proprio campo contro Vicenza e Ravenna, e da Treviso dove Barreto e compagni affronteranno il Brescia. I lupi possono abbandonare la coda della graduatoria e in un sol colpo, mettersi due-tre squadre alle spalle. Per questo vincere contro le aquile diventa di fondamentale importanza. Fare proprio questo match servirebbe anche al morale, visto che permettere di conquistare la seconda vittoria consecutiva della stagione e di arrivare maniera diversa alle prossime sfide contro Messina e Pisa. Due gare difficili, ma a cui l’Avellino-in crescita- nelle ultime uscite- vuole arrivarci nel migliore dei modi. La truppa biancoverde, intende continuare la propria scalata e per farlo non vuole più perdere terreo nel proprio stadio. Carboni che nelle scorse settimane ha perso Stella, dovrà rinunciare anche a Conticchio (costretto ad intervento chirurgico) a Kenesei per il riacutizzarsi di un affaticamento muscolare e all’infortunato di lungo corso Defendi, che rientrerà soltanto nel prossimo mese di gennaio. Ritroverà invece il gioiellino Paonessa, reduce dal doppio match con la Nazionale Under 21. Il fantasista bolognese, rappresentava l’unico dubbio per l’allenatore aretino. ‘Prodigy’ alla fine ha vinto il ballottaggio con Bracaletti e affiancherà Salgado e Pellicori in attacco. In difesa davanti a Gragnaniello che sarà riconfermato, dopo il ‘ritorno’ nell’ultima sfida ci saranno Maietta, Mengoni e De Angelis. Linea mediana con l’inamovibile Sestu e Porcari sulle corsie esterne ed il duo Anastasi-Di Cecco in mezzo. Soda che dovrà rinunciare a quattro elementi Zamboni, Saverino e Colombo e Zaninelli, al Partento schiererà un attento 4-1-4-1 con Dazzi in porta, Giuliano, Bianchi, Pecorari e l’ex in difesa, Biso davanti alla retroguardia ed il quartetto Do Prado, Frara, Fietta e Gorzegno a ridosso dell’unica punta Guidetti.
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