Ludopatia: un fenomeno da contrastare

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La ludopatia è una nuova dipendenza: a riconoscerla persino il Ministero della Salute. In Irpinia i ludopatici sono parecchi, i dati non sono ancora allarmanti ma la passione del gioco può essere deleteria.

Dalle nostre parti l’applicazione di un regolamento comunale in merito al gioco è difficile, particolare è il caso di Avellino dove la maggioranza era riuscita a spaccarsi proprio sul regolamento proposto dal Movimento 5 Stelle. Un regolamento clone a quelli già approvati in altre realtà italiane come Roma, Torino, Savona. Il problema dalle nostre parti è stato affrontato diverse volte e se il gioco fisico porta a dipendenza come dimostra l’azzardopatia è anche vero che nell’avellinese ad esempio c’è stato un aumento esponenziale del gioco digitale anche grazie all’azione marketing  come quella portata avanti dal Codice Bonus.

Intanto però  a portare avanti la lotta alla ludopatia e all’azzardo compulsivo in Irpinia è portata avanti, tra gli altri, da Carlo Sibilia che, in un suo recente intervento sottolinea come sia più giusto usare il termine di azzardopatia.

Se si osservano i dati del fenomeno,  si viene a scoprire che in Irpinia c’è una crescita particolare di apertura di punti di gioco fisici + 32,3%di aperture rispetto all’anno precedente, dati particolari che se si scorporano facendo notare un + 10% ad Avellino.

Ormai da qualche settimana ad Avellino è in vigore il regolamento che dovrebbe regolare il gioco fisico in tutta la città. Un regolamento interessante proposto  dall’assessore alle Attività Produttive Arturo Iannaccone, l’ordinanza sindacale ha individuato, come già accade in altre realtà, le fasce orarie  di apertura delle sale gioco: 9-12 e 15-22. Anche ad Avellino poi le nuove sale gioco potranno essere aperte a non meno di 300 metri dai luoghi sensibili.

Non solo nuove regole da rispettare per iniziare a porre freno alla ludopatia: il comune ha infatti strutturato iniziative idonee a combattere il fenomeno anche attraverso uno studio del territorio che sarà possibile grazie ad un noto studio di Roma che avvierà uno screening per rilevare i dati precisi del fenomeno.

Il gioco fisico viene contrastato in più modi quello che però potrebbe iniziare a prendere piede è quello virtuale e digitale, impossibile da normare perchè in rete. Ad Avellino ed in Irpinia tutta il gioco non fisico per ora sembra essere praticato esclusivamente da giovani under 40 ma non si può escludere che con regolamenti sindacali così importanti come quello in vigore in città, alla rete non si rivolgano altri soggetti.