“LOttO Insieme. Come ieri, per domani”, è lo slogan che la CGIL ha scelto quest’anno per l’8 Marzo, una giornata che verrà dedicata alla legge 194, legge che regola il diritto all’interruzione di gravidanza.
Quest’anno, 2018, la legge più contestata della storia italiana compie 40 anni: “Parliamo della L.194, approvata il 22 maggio 1978, che ancora oggi ci vede costretti a difenderne l’esistenza e a pretenderne la concreta applicazione – si legge nella nota della CGIL -. Lo faremo anche quest’anno, in occasione dell’8 Marzo, partendo dall’importanza storica della conquista di quella legge e delle tante battaglie condotte dalle donne, che segnarono importanti vittorie civili, sociali e culturali”.
La storia del femminismo ha radicalmente mutato il panorama dei diritti civili in Italia come altrove. Nel ‘900 le conquiste delle donne hanno rivoluzionato non solo la loro vita, ma quella dell’intero Paese, rendendolo molto meno arretrato. Dal diritto di voto, nel 1946 alla legge contro il femminicidio del 2013, passando per le tante misure che hanno introdotto forme di tutela specifiche per le donne e le lavoratrici madri, alla legge per l’istituzione dei consultori familiari, del 1975, fino alla parità in materia di lavoro del 1977.
“A settanta anni dall’Assemblea costituente, il bilancio però è amaro – continua la segreteria della CGIL-. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un arretramento sul rispetto dei diritti acquisiti e a grandi ostacoli per la conquista di nuovi. Basti pensare al numero crescente di obiettori di coscienza, che di fatto vanifica la legge sulla depenalizzazione dell’aborto, o al progressivo svuotamento dei consultori.
A quarant’anni dalla sua applicazione e dopo tante importanti conquiste civili, sociali e culturali delle donne, siamo ancora costrette a lottare per difenderne l’esistenza e a pretenderne la concreta applicazione.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un arretramento sul rispetto dei diritti acquisiti e a grandi ostacoli per la conquista di nuovi. Basti pensare al numero crescente di obiettori di coscienza, che di fatto vanifica la legge sulla depenalizzazione dell’aborto, o al progressivo svuotamento dei consultori. Per questo è necessario, tenere alta l’attenzione e ricreare una nuova alleanza tra donne, per affrontare le sfide di questi anni”.
Per questo la Cgil Campania e la Cgil Irpina hanno avviato la campagna #libero accesso che è la parola d’ordine scelta per la campagna di informazione e sensibilizzazione che caratterizzerà le sue attività in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
L’avvio del monitoraggio sarà presentato durante la conferenza stampa che si terrà domani 8 marzo, alle ore 10,30 presso il saloncino della CGIL, in via Padre Paolo MANNA 11/31, ad Avellino.
Saranno presenti la D.ssa Anna De Stefano del centro antiviolenza e casa rifugio Antonella Russo, Antonella Coppola, segretaria CGIL Avellino, Agata Aufiero, UdS Avellino.