MUGNANO -“Embe’ mettiamocela un’altra volta la bomba”. E’ quanto Bernardo Cava avrebbe ordinato a Pellegrino Crisci in una intercettazione captata dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano nel marzo del 2021. Il riferimento stavolta è ad un imprenditore di Mugnano che stava realizzando delle “palazzine” e che già nel 2011 aveva ricevuto un gravissimo atto intimidatorio (Cava in quel periodo era però detenuto). Il cinquantenne elemento apicale del clan chiede a Crisci se si tratta di un soggetto biondo e la risposta del presunto complice e’: “quello che tiene il furgone bianco, che sta qua dietro”. E allora Cava prende subito la palla in balzo: “E allora incendiamocelo, incendiamocelo, mettiamo la bomba”. Nella richiesta della Dda di Napoli, il pm Antimafia Antonio D’ Alessio che ha coordinato le indagini, questa intercettazione dimostrerebbe che Cava era intenzionato a mettere le mani su tutto il settore ed in maniera violenta. Del resto la strategia che Aldo Cava voleva mettere in atto, almeno da quanto racconta in un’altra intercettazione Crisci ad un suo conoscente e’ molto chiara: “Uaglio’, qua in questo Mandamento si deve parlare come dice Alduccio. Mi sono infastidito, questi o lo capiscono con le buone o con le cattive”. L’episodio scoperto dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino potrebbe dunque non essere isolato. In un altro caso è lo stesso Crisci a contattare per una presunta richiesta di soldi un uomo della zona. Il messaggio è chiaro. Alduccio ti deve fare un’imbasciata.
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