Longobardi (Fismic): “Irisbus, Fiat disponibile a trattare”

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“L’incontro che si è svolto questo pomeriggio presso la sede dell’Unione Industriali di Avellino con i vertici nazionali di Fiat-Iveco per la questione Irisbus non si è conclusa positivamente ma è stata comunque utile per capire meglio e definitivamente quali idee ha Fiat relativamente al futuro dello stabilimento della Valle Ufita e adesso, probabilmente, possiamo continuare a ragionare partendo da una base più chiara”. Lo afferma Antonio Longobardi, segretario provinciale FISMIC al termine di un lungo confronto tra le organizzazioni sindacali, i vertici di Confindustria e i rappresentanti dell’azienda. “Un incontro pacato e sereno – sottolinea Longobardi – nel quale è emerso un dato: a fine anno, con il 31 dicembre 2011 la fiat-Iveco Irisbus in Valle Ufita cesserà ogni tipo di attività e andrà via. Non ci sono assolutamente margini per ipotizzare ulteriori scenari legati alla presenza dell’azienda nello stabilimento di Flumeri. L’elemento positivo è che i vertici dell’azienda hanno manifestato la massima disponibilità a trattare la vendita dello stabilimento a quell’imprenditore che ne faccia richiesta, fosse anche americano, cinese o giapponese. E’ stata così smentita la voce secondo la quale la Fiat-Iveco sarebbe sfavorevole a vendere ai cinesi – aggiunge Longobardi – tanto vero che hanno già dato la disponibilità a discutere con loro l’ipotesi di subentro nello stabilimento della Valle Ufita. La Fiat ha affermato di aver ricevuto, allo stato, soltanto una richiesta di incontro tramite email da parte dei vertici dell’azienda cinese interessata all’acquisto della Irisbus, e di aver risposto affermativamente senza alcun prosieguo. In Fiat sono anche disposti a trovare una soluzione che mantenga in vita i rapporti di lavoro fino a tutto il mese di dicembre 2011, a condizione che sia consentita la consegna ai committenti di circa sessanta autobus appena usciti dalla linea di produzione. Insomma – conclude il segretario provinciale FISMIC – Fiat è pronta a discutere su tutto, compresa l’ipotesi della cassa integrazione, anche se mancherebbero i requisiti ed i presupposti necessari, esclusa la possibilità di rimanere in Valle Ufita. E’ da questo messaggio chiaro, finora non esposto in maniera così categorica, che occorrerà ripartire per tentare di dare un futuro allo stabilimento e agli operai, abbiamo fissato un nuovo incontro, sempre presso la Confindustria di Avellino, per venerdì 14 ottobre, finalizzato alla individuazione dei possibili percorsi da utilizzare per venire fuori nel modo migliore da questo problema drammatico e speriamo che in tempi brevi si riesca a trovare l’imprenditore giusto per la Irisbus”.

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