Lommano: referendum popolare per integrare irpinia e sannio a Molise

“Saremo promotori di un referendum popolare dove verranno coinvolte tutte le comunità locali delle province di Benevento ed Avellino per integrarle, e non annetterle, alla Regione Molise, obiettivo questo che consentirà di ricostituire la Regione Sannio da una parte, e non siamo nè nostalgici e nè folli, e nello stesso tempo di sopprimere quel rapporto di napolicentrismo secolare che nel corso degli anni, anche grazie ad una classe politica incapace, incompetente, strafottente e legata esclusivamente al potere a discapito dei cittadini e del territorio, ha prodotto solo isolamento per Benevento ed Avellino, nonchè il totale abbandono e vantaggi solo per Napoli”. Così Lorenzo Lommano leader della Lega Sannita dopo la barbara decisione governativa di annientare con un sol colpo alcune delle nostre straordinarie provincie sannite. Mi sento mortificato – ha continuato Lommano – perchè in questa tragedia popolare viene cancellata la nostra identità, la nostra storia, il nostro modello di vita, e noto che il popolo sannita ed irpino non hanno la forza ed il coraggio di regire, si sentono dei vinti mentre bene farebbero invece a non sottovalutare il nostro progetto che è quello di far rinascere una realtà regionale di oltre un milione di abitanti con gli uomini e le donne di Avellino, Benevento, Campobasso e Isernia convivere serenamente. In questa tragedia di vita quotidiana – ha proseguito Lommano – dove manca il lavoro e la disperazione prende sempre più il sopravvento nei giovani, sarebbe auspicabile che almeno in questa fase venisse fuori l’orgoglio ed il coraggio dei sanniti, duri e puri, una forza capace di affiancarsi alle nostre battaglie di libertà, di uscire con virulenza allo scoperto, di capire che è giunto il momento del riscatto per riappropriarci di quello che è nostro per salvarci. E’ questo – ha concluso Lommano – la Regione che vogliamo, un territorio dove tutti i cittadini di queste aree prendessero coscienza che non stiamo scherzando ma che anzi, pur di conquista